Con i servizi promessi dalla nuova tecnologia 5G l'infrastruttura per la rete mobile è destinata a crescere di valore. Ed è per questo che il settore è in fermento. Dopo l'accordo che vedrà l'unione tra le torri di tlc di Inwit (Tim) e Vodafone, che metteranno insieme circa 22mila siti per lo sviluppo del 5G, ieri Cellnex ha mosso sull'infrastruttura detenuta da Iliad. La società delle torri spagnola - che ha come primo azionista Edizione (la holding della famiglia Benetton), ha siglato un accordo con il gestore mobile francese fondato da Xavier Niel, che dallo scorso giugno opera in Italia, per la cessione delle sue infrastrutture delle tlc mobili in Francia e anche nel nostro Paese.
Cellnex investirà così 2,7 miliardi per l'acquisizione di 10.700 siti: 1,4 miliardi per il 70% della società che gestirà 5.700 siti acquisiti in Francia, oltre 600 milioni per il 100% dei 2.200 siti in Italia e 700 milioni per il controllo del 90% della società che gestisce siti in Svizzera. Un'operazione che fa di Cellnex il primo gestore infrastrutturale europeo con 45mila siti, di cui circa 12mila in Italia. L'accordo ha anche rivitalizzato i corsi borsistici di entrambe le società tanto che Cellnex ha chiuso con un rialzo del 6% a Madrid e Iliad del 5,5% a Parigi.
Il gestore mobile che ha pesantemente influenzato, con i marchi Free in Francia e Iliad in Italia, non solo i prezzi ma anche le strategie dei concorrenti, ha lanciato ieri anche un piano strategico chiamato «Odissea 2024» con cui vuole avviare, recita un comunicato, un nuovo ciclo di crescita e innovazione» dopo un 2018 «difficile».
In Francia, Iliad conta di rafforzare la sua posizione di primo operatore alternativo nella fibra, arrivando nel 2024 a 4,5 milioni di abbonati nell'Ftth. In Italia invece la società vuole accelerare la realizzazione della sua rete proprietaria (ad oggi opera su quella di Wind-Tre) con 2mila nuovi siti in media l'anno, grazie all'accordo con Cellnex.
Da sottolineare che Iliad, nonostante abbia soltanto 3,3 milioni di clienti, è riuscita a piegare alle sue politiche tariffarie gestori del calibro di Tim, Vodafone e Wind che, per contro, possono contare su 30 milioni di clienti ciascuno. La vitalità della società francese di tlc si vede anche dai suoi conti trimestrali. In Francia la capogruppo Iliad ha visto, nei prime tre mesi, crescere il ricavi del 7,7% a 1,3 miliardi di euro.
In Italia il fatturato trimestrale è stato pari a 80 milioni di euro. E ieri nel corso della conference call con gli analisti, l'ad Thomas Reynaud, ha rinnovato l'intenzione di lanciare servizi di telefonia fissa nel nostro Paese anche se ancora non ci sono piani o date precise. Mentre Benedetto Levi, responsabile per l'Italia, ha detto che l'accordo con Cellnex «permetterà di accelerare ancor di più lo sviluppo della nostra rete». Anche Cellnex ha presentato i propri conti trimestrali. Dopo l'aumento di capitale da 1,2 miliardi, effettuato nel marzo scorso, la crescita dei ricavi nel primo trimestre è stata pari all'11% a 241 milioni di euro con un ebitda in aumento dell'11% a 159 milioni, mentre i conti sono in pareggio rispetto alla perdita da 37 milioni del primo trimestre dell'anno scorso.
Da sottolineare che l'ad della holding dei Benetton è Marco Patuano,
ex-ad di Telecom. E infatti la prima scelta di Cellnex per crescere era rivolta all'acquisizione delle torri di Inwit, ma Tim ha preferito l'accordo paritetico con Vodafone. Ieri comunque anche Inwit è salita in Borsa del 2%.
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