Impregilo corre sull'Opa La Borsa spera nel rilancio

Impregilo, il mercato crede al successo dell'Opa lanciata da Salini: ma soprattutto attende di sapere cosa deciderà il gruppo Gavio, l'altro socio importante del general contractor, a cui il costruttore romano ha strappato l'estate scorsa il controllo vincendo in assemblea la contesa per la nomina del consiglio. Se ora aderisse all'offerta, metterebbe fine all'interminabile duello tra due avversari in perfetta parità, detentori entrambi di una quota di poco inferiore al 30% di Impregilo.
L'alternativa potrebbe invece essere un rilancio da parte di Beniamino Gavio, che per il momento non scopre le carte. In Piazza Affari, intanto, il titolo del general contractor, dopo un'apertura a 3,99 euro, ha ulteriormente guadagnato terreno chiudendo in rialzo del 4,47% a 4,02 euro, leggermente sopra il prezzo (4 euro) dell'offerta annunciata dal costruttore romano. Forti gli scambi: sono passate di mano quasi 25 milioni di azioni, contro una media quotidiana, nell'ultimo mese di Borsa ,di 3 milioni di pezzi.
Ma è balzato del 6,2% a 8,56 euro anche il titolo delle Autostrade Torino Milano (Astm), la società che fa capo alla famiglia Gavio e controlla al 100% la holding Igli, custode del pacchetto del 29,96% di Impregilo: la scommessa è sull'importante plusvalenza in caso di adesione all'Opa. La società dei Gavio, infatti, ha in carico circa 80 milioni di azioni Impregilo a 3,65 euro e 40 milioni a 3 euro netti, pari a un possibile guadagno di 68 milioni. Un'uscita perfetta dall'impasse, sostengono molti analisti, per la famiglia di Tortona. D'altra parte, l'adesione all'Opa significherebbe per Gavio rinunciare al maxi dividendo che il general contractor si prepara a distribuire in primavera grazie alla vendita della brasiliana Ecorodovias.
L'offerta inizierà a metà marzo per concludersi a metà aprile, con il Cda di Impregilo che determinerà il maxi dividendo che si riunirà il 25 marzo mentre l'assemblea che dovrà sancirlo è convocata per il 24 aprile. Secondo fonti finanziarie, comunque, è improbabile l'ipotesi di una contro-Opa:l'ex socio di controllo di Impregilo confida piuttosto in un ritocco del prezzo da parte dei Salini se in Borsa la quotazione del titolo si assesterà sopra i quattro euro dell'offerta.

Intanto, il gruppo piemontese fa i suoi conti: già la prossima settimana, il dossier sarà sul tavolo di Igli, la società che detiene formalmente le azioni del general contractor, poi passerà su quello della quotata Astm. L'offerta pubblica di acquisto totalitaria lanciata da Salini riguarda il 70% del flottante di Impregilo a 4 euro per azione, escludendo le azioni risparmio, e vale in tutto circa 1,1 miliardi .

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