Economia

Imprese soffocate dalla burocrazia

Ogni Pmi perde trenta giorni all'anno dietro a carte bollate e timbri. Uno spreco di tempo e denaro

Imprese soffocate dalla burocrazia

Un mese intero trascorso in coda allo sportello e a compilare carte bollate. Sembra l'incubo di ogni cittadino italiano, invece è la realtà che vivono ogni anno le piccole e medie imprese. Una realtà drammatica che ammazza l'economia e azzoppa la ripresa. Perché, in particolar modo in questo caso, il tempo è denaro. La Cgia di Mestre è riuscita anche a calcolare con precisione quanto costa ogni anno la burocrazia alle pmi: 12 mila euro. È questo il valore del tempo speso a inseguire certificazioni, timbri e bolli. Secondo i dati della presidenza del Consiglio dei Ministri, il costo annuo che grava sulle pmi con meno di 250 addetti, infatti, sfiora i 31 miliardi di euro. E per ciascuna di queste piccole e medie imprese si stima che l’aggravio economico sia pari a 7.000 euro all’anno. Se l’analisi però si concentra solo sulle aziende di piccola dimensione, quelle con meno di 50 addetti, i costi medi sfiorano i 12 mila euro: un costo che negli ultimi 7 anni è aumentato del 19%, dice ancora la Cgia che cita i risultati di Promo Fondazione pa. Per districarsi tra modulie  pratiche nel 2013 le piccole aziende hanno infatti dedicato circa 30 giorni lavorativi con un aumento, rispetto al 2007 , del 26,4%.

"Si pensi - spiega il presidente della Cgia Giuseppe Bortolussi - che, secondo l’indagine annuale Promo Pa Fondazione, l’81 per cento delle imprese con meno di 50 addetti è costretto a ricorrere a consulenti esterni per fronteggiare questo nemico invisibile: ovvero la cattiva burocrazia. Il 70% ad integrazione o a supporto del lavoro svolto dagli uffici amministrativi che operano all’interno dell’azienda, mentre l’altro 11% si affida a terzi per tutte le incombenze. È evidente che se non si mette definitivamente mano a quel labirinto inestricabile di leggi, decreti e circolari varie che rendono la vita impossibile a milioni di piccoli imprenditori, corriamo il pericolo di 

538em;">soffocare la parte più importante della nostra economia".

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