Occhio al 31 dicembre: cosa fare con le spese sulla casa

Il ministro dell'Economia è intervenuto in commissione Bilancio. Quali sono i bonus edili in scadenza a dicembre?

Occhio al 31 dicembre: cosa fare con le spese sulla casa

“Il superbonus e gli altri bonus edilizi sono molto importanti per far ripartire il settore delle costruzioni, quindi nella legge di Bilancio stiamo valutando in che modo possano e debbano essere prorogati”. Il ministro Daniele Franco, titolare dell’Economia nel governo Draghi, pone una severa ipoteca sul futuro degli incentivi per ristrutturazioni ed efficientamento energetico. L’inquilino del Dicastero di via XX Settembre ha spiegato alla commissione Bilancio della Camera che i confini delle misure che attivano importanti detrazioni d’imposta potrebbero essere presto ridisegnati: “Le costruzioni sono un settore che va sostenuto. Ma i bonus non possono crescrere a dismisura essendo una misura che, alla lunga, divenda molto costosa. Se ciascun italiano fa domanda, per 30 milioni di unità immobiliari l'effetto sui conti e sul debito è stratosferico”.

Il contesto tributario sui lavori edili si annuncia molto incerto. La Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, presentata qualche giorno fa, utilizza parole chiare sul cosiddetto superbonus: la detrazione d’imposta al 110% per chi realizza il capotto termico o coibenta il tetta della propria casa. La misura sarà prorogata sino al 2023. I condomini, i proprietari, le società e le pubbliche amministrazioni che possiedono alloggi popolari avranno più tempo per pianificare gli interventi, assegnare e concludere i lavori. Un accorgimento utile al sistema economico: negli ultimi mesi sono stati autorizzati cantieri per oltre sette miliardi di euro. Un piccolo boom capace di sostenere la ripresa del Pil. A scadere sono però una serie di altri interventi che, nel corso degli anni, hanno sostenuto l’edilizia e il suo indotto. Il bonus facciate al 90% tramonterà entro dicembre e la sua proroga passerà dallo stanziamento di ulteriori risorse in sede di discussione della legge di Bilancio. Punti interrogativi anche per il nuovo bonus idrico operativo da pochi giorni e per il bonus verde al 36% sulle spese sostenute per la manutenzione dei giardini o l’installazione di particolari impianti di irrigazione nei terrazi di complessi o singole unità immobiliari. Incertezze anche per gli incentivi riconosciuti a chi installa zanzariere schermate e per le detrazioni conseguenti all'acquisto di mobili ed elettrodomestici dopo la ristrutturazione di un appartamento per un massimo di 16.000 euro. Ad attendere la proroga è anche il bonus sulle ristrutturazioni: 50% di detrazione su un limite di 96.000 per ogni unità abitativa reso dallo Stato in rate decennali. Un istituto che ha rappresentato un'ancora di salvezza per il comparto delle costruzioni in anni di crisi. Specie dopo l'introduzione della normativa sullo sconto in fattura e la cessione dei crediti: accorgimenti che hanno favorito l’ingresso sul mercato di banche, società finanziarie e aziende del comparto energetico interessate all’acquisto di crediti fiscali. In assenza di correttivi, la misura rischia di tornare al 36% con un tetto di spesa a 48.000 euro.

La marcia indietro sul fronte delle ristrutturazioni finirebbe per scombussolare i piani di chi magari è alla ricerca di un appartamento da ristrutturare. Un brusco cambio di prospettiva che avrebbe un impatto pesante sull’economia e sulla qualità dell’abitare nelle città italiane. Chi può – magari perché già proprietario di casa – è bene che si affretti. Sino al prossimo 31 dicembre resteranno in vigore le normative con cui, ormai, si è maturato un certo livello di dimestichezza.

Il 2022 ha un carico di incognite che dovranno essere sminate da Camera e Senato in sede di approvazione della legge di Bilancio. Aspettare le decisioni del Parlamento rischia di costare caro a chi aveva pensato di ristrutturare la propria abitazione. I contribuenti dovranno agire in fretta per assicurarsi le preziose detrazioni.

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