L’euro digitale parte con Abi e PostePay

Italia in prima fila nel network della Bce

L’euro digitale parte con Abi e PostePay
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La Bce spinge l'euro digitale in rampa di lancio con un innovation hub che riunirà startup, aziende fintech, università e fornitori di servizi di pagamento. L'obiettivo è accelerare i tempi del progetto per la valuta digitale e contrastare, così, l'offensiva dell'amministrazione Trump che fa perno, invece, sulle stablecoin per puntellare il dollaro. La «piattaforma per l'innovazione» della Bce riunisce circa 70 partner impegnati in sperimentazione, innovazioni, simulazioni e test dell'ecosistema dell'euro digitale. La Bce fornirà l'infrastruttura, con un euro digitale di base gratuito per l'inclusione finanziaria, ma i privati potranno arricchire l'offerta con servizi aggiuntivi. «L'ampiezza e creatività delle proposte sottolineano il potenziale dell'euro digitale come catalizzatore d'innovazione finanziaria in Europa», ha commentato Piero Cipollone che nel board Bce cura il progetto. I partner dell'innovation hub vanno dai big dell'high tech e della consulenza come Infineon, Sap, Accenture e Kpmg, al Politecnico di Milano, Sda Bocconi e Fintech Lab Baffi Centre fino al settore bancario, rappresentato per l'Italia da Abi Lab, il centro di ricerca Abi che promuove l'innovazione nel settore bancario.

Tra i fornitori di pagamenti elettronici c'è anche PostePay, che tra i compiti avrà anche quello di consentire l'accesso all'euro digitale agli over 65 i quali hanno meno familiarità con le nuove tecnologie ma potranno usare come porta d'ingresso la rete capillare di Poste.

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