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JpMorgan, accusa di frode: ha fatto perdere 22 miliardi a clienti e investitori

L'amministrazione Obama punta il mirino contro JpMorgan. Il procuratore generale dello Stato di New York, Eric Schneiderman, ha accusato la controllata dell'istituto statunitense Bear Stearns di aver frodato i propri clienti causando loro perdite per 22,5 miliardi di dollari. La denuncia è giunta dal gruppo di lavoro sulle Resindential Mortgage Backed Securities (mutui cartolarizzati), un team di esperti costituito dalla Casa Bianca per indagare sulla crisi dei subprime.
Secondo l'accusa, Bear Stearns - prima di essere «salvata» dal crac nel 2008 mediante una fusione in JpMorgan - negli anni tra il 2006 e il 2007 avrebbe tratto in inganno i propri clienti dichiarando che i propri titoli cartolarizzati erano di buona qualità e che erano costantemente monitorati. Come noto, accade il contrario, molte di quelle asset backed securities avevano come collaterale mutui subprime che i debitori non erano più in grado di onorare. Il risultato fu una spirale di default che costò 22,5 miliardi di dollari ai clienti di Bear Stearns su un totale di 87 miliardi di titoli derivati.


JpMorgan ha replicato asserendo che le contestazioni si riferiscono al periodo precedente l'acquisizione di Bear Stearns agli investitori sui titoli legati ai mutui e sottolineando che l'impianto accusatorio è comunque debole. Se però la banca dovesse decidere di patteggiare, secondo alcune stime il costo potrebbe attestarsi tra 2 e 3 miliardi di dollari.

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