L'allarme della Corte dei Conti: "Troppe tasse, è intollerabile" Visco: "Italia in stagnazione"

La pressione fiscale è al 43,5% del Pil e i magistrati bacchettano Renzi. Il governatore di Bankitalia: "Per tornare a crescere come nel 2008 ci vorranno anni"

L'allarme della Corte dei Conti: "Troppe tasse, è intollerabile" Visco: "Italia in stagnazione"

Nel 2014 la pressione fiscale è arrivata a livelli intollerabili. Si parla del 43,5% del Pil, 1,7punti in pià rispetto alla media dell'Eurozona.

E la Corte dei conti bacchetta il governo Renzi e chiede di tagliare al più presto le tasse. "La prospettiva di una pressione fiscale che resti sull’attuale elevato livello appare difficilmente tollerabile", denuncia Enrica Laterza, presidente di Coordinamento delle Sezioni riunite della Corte dei Conti.

Inoltre, secondo l'organo contabile dello Stato, la "forte rigidità" del sistema pensionistico e i margini di risparmio sempre più stretti su redditi da lavoro e consumi intermedi, "già
ripetutamente colpiti, mettono in difficoltà i programmi di spending review rafforzati con la legge di stabilità 2015". Per ottenere maggior efficienza, però, è necessario che intervengano sempre meno le casse dello Stato, ma che ci sia una "maggiore partecipazione dei cittadini alla copertura dei costi di alcuni servizi".

Probabilmente anche a causa delle troppe tasse, l'economia italiana - ma anche quella europea - sono in una fase di "ristagno, stagnazione".

Lo ha detto - nonostante i proclami di Renzi - Ignazio Visco, spiegando che per tornare ai livelli del 2008 "ci vorranno anni". Per il governatore di Bankitalia, tra l'altro, non bisogna sottovalutare il "grave" segnale di mancanza di fiducia dei cittadini in tutta l'Eurozona, "segno che dal lato politico il progresso è ancora lontano".

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