Morbidezza, geometrie dei disegni, calore che trasmette nelle giornate fredde: è la lana, declinata in capi d'abbigliamento diversi tra loro e sempre funzionali che trasmettono immediato, dopo la scelta, il piacere d'indossarli. Ma dove nasce, in quale modo quell’intreccio di fili diventa quel capo di abbigliamento desiderato o indispensabile che arricchisce il guardaroba di stagione? Insomma, cosa c'è dietro il percorso che porta dalla pecora al maglione? E come fa il consumatore a essere informato correttamente al momento dell'acquisto? Domanda non banale, perché se le caratteristiche del prodotto si possono leggere sull'etichetta, esistono a monte valori legati al prodotto che non sono visibili. Allora entra in campo la tracciabilità che significa conoscenza di tutti i processi e i passaggi fino alla realizzazione del prodotto che finisce nei negozi ed è l'elemento fondamentale che definisce la qualità dei capi di lana che indosseremo. Si parte dalla tipologia delle razze selezionate, dai pascoli, dalla cura degli allevatori per le greggi. Questo è alla base della qualità della materia prima: il vello sucido.
Il punto di partenza fondamentale è il processo di selezione delle lane fatto da esperti che le esaminano con attenzione per determinarne caratteristiche e resa che indicano la qualità della materia prima. Poi entrano in campo i processi di lavaggio, cardatura e pettinatura grazie ai quali la lana inizia a prendere forma, diventando un materiale soffice e caldo. I colori, le trame e le geometrie sono il risultato di un sapiente lavoro di tintoria, filatura, tessitura, realizzato dalle aziende. E in Italia le imprese del Distretto della lana di Biella, in Piemonte, rappresentano un'eccellenza del made in Italy, perché hanno saputo innovare la tradizione, producendo con sistemi ipertecnologici quel filato o quel tessuto base di partenza per la creazione di abiti e accessori che troviamo sulle passerelle della moda e poi finiscono nel nostro guardaroba. Un consumatore più consapevole del valore legato all’origine del prodotto in lana che acquista diventa quindi un consumatore soddisfatto che premia l’economia sostenibile e la produzione della qualità.
Proprio di questo si parlerà all’interno del Focus organizzato nell’ambito dell’82° edizione del Congresso Mondiale IWTO 2013 (L'International wool texile organization) sul tema "Excellence in manufacturing - Heritage for the future" in programma a Biella dal 12 al 14 giugno 2013.
Il Focus aperto alla stampa e agli stakeholder di settore, in programma il 14 giugno, nella giornata conclusiva dei lavori, indagherà nello specifico il valore della wool awarness che il consumatore ha del materiale lana, una materia amata ma non sempre profondamente capita e di cui si sottovalutano tutte le possibili applicazioni, sottolineando l’importanza che l’informazione riveste nel processo di acquisto del prodotto lana perché un consumatore informato riesce a dare maggior valore al prodotto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.