Un giudice federale Usa ha ordinato all'Argentina di pagare 1,33 miliardi di dollari (un miliardo di euro) a un gruppo di hedge fund che detengono bond emessi dal governo di Buenos Aires e coinvolti nel famoso default del 2001. La corte ha confermato una sentenza di primo grado, ma ha disposto che il caso passi ora all'esame della Corte Suprema. La sentenza dunque non è al momento esecutiva. Il gruppo di fondi che ha vinto anche in seconda istanza la causa contro il governo è guidato da Aurelius Capital Management e Elliott Management Corp. Questi fondi non sono investitori della prima ora nei bond andati in default. Li hanno comprati in un secondo tempo pagando pochi centesimi per ogni dollaro di valore nominale proprio sul calcolo che, tramite battaglie legali, avrebbero ottenuto il pieno rimborso del valore nominale dei titoli. Di qui la definizione di «fondi avvoltoi» con cui il governo di Buenos Aires li definisce comunemente. Dopo il default del 2001, i creditori dell'Argentina avevano accettato, dopo lunghe trattative, un rimborso di circa il 30% del valore. Nelle proprie memorie difensive, i legali del governo argentino avevano sostenuto che rimborsare pienamente i fondi non sarebbe giusto nei confronti di quei creditori che avevano accettato il rimborso a sconto.
Un fatto questo che preoccupa anche l'Fmi perchè questo precedente, se confermato poi dalla Corte Suprema, potrebbe rendere più difficile in futuro convincere i creditori a partecipare alle ristrutturazioni volontarie .- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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