
Le borse europee sono positive dopo l’esito del voto in Grecia. Sui listini del Vecchio Continente si sente l’effetto del QE della Bce che indebolisce l’euro e aiuta i titoli dell’export. Francoforte sale dello 0,85%, anche per il buon andamento dell’idice Ifo. Londra cede lo 0,2%. A Milano l’indice Ftse Mib guadagna lo 0,64% e Parigi lo 0,24%. In rialzo dell’1,05% Madrid, mentre Atene perde il 4,6%, dopo essere scesa del 7%.
A Milano tornano in territorio positivo le banche (Intesa Sanpaolo +0,69%, Unicredit +1,07%, Mps +0,82%), con le popolari in evidenza (Bpm +1,83%, Banco Popolare +1,57%). Corre Fca (+3,91%) con Exor (+2,11%); nell’energia, Enel segna +1,86% ed Eni -0,53%. Segno negativo per Generali (-0,44%), mentre Telecom punta verso la parità (-0,1%). Tra i titoli migliori spicca World duty free (+4,35%) con le indiscrezioni relative a un interesse del fondo Usa Kkr
Uno sguardo anche alle borse asiatiche, dove i mercati temono l’incertezza che questo risultato significa sul fronte del debito. Chiusura in calo oggi per la Borsa di Tokyo, con l’indice guida Nikkei a 17.468,52 punti (-0,25%). In calo anche il Topix, a 1.402,08 punti (-0,08%). Vendite su immobiliari, trasporti marittimi e minerari. Scambi per 1.796,7 mld di yen di controvalore (15,27 mld di dollari). In rialzo, invece, le Borse di Shanghai e di Shenzhen, in Cina. Il benchmark Shanghai Composite ha terminato la seduta a 3.383,18 punti (+0,94%), mentre lo Shenzhen Component ha guadagnato il 2,19% a 11.686,97 punti.
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