Coronavirus

L'Ue risponde all'Italia: sì a flessibilità ma occhio ai conti pubblici

Bruxelles loda gli sforzi dell'Italia: "Spese per contrastare coronavirus escluse dal calcolo del bilancio strutturale". Poi avvisa: "Attenzione al mantenimento della sostenibilità dei conti pubblici"

L'Ue risponde all'Italia: sì a flessibilità ma occhio ai conti pubblici

L'Italia ha deciso di chiedere all'Europa un aumento del deficit per il 2020 pari a 7,5 miliardi di euro in vista delle imminenti misure da attuare per contrastare l'emergenza sanitaria provocata dal nuovo coronavirus.

Il 5 marzo il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, era stato chiaro: “È già partita la lettera all'Ue che tecnicamente precede la relazione in Parlamento”. Adesso è arrivata la risposta di Bruxelles, affida al vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, e al commissario all'Economia, Paolo Gentiloni.

Nella replica, Bruxelles sottolinea che la Commissione europea "loda gli sforzi del governo e del popolo italiano, che stanno contribuendo in modo considerevole a contenere la diffusione del Covid-19 nell'Unione Europea".

Nella parte più importante si legge che "le spese una tantum sostenute per far fronte alla diffusione dell'epidemia, sono escluse per definizione dal calcolo del bilancio strutturale” e che “non vengono prese in considerazione nella valutazione dell'adeguatezza dello sforzo di bilancio previsto in base alle regole attuali".

Che cosa significa tutto questo? Nel valutare il Programma di Stabilità per il 2020 la Commissione prenderà in considerazione l'ipotesi di adottare misure urgenti per salvaguardare la salute e il benessere dei cittadini al fine di contrastare gli effetti negativi del coronavirus sull'economia. Tali misure dovranno tuttavia essere considerare compatibili con le regole europee.

La risposta della Commissione

Scendendo nello specifico, la stessa Commissione "valuterà il programma di stabilità 2020 dell'Italia sulla base delle previsioni di primavera 2020 che saranno pubblicate il 7 maggio", una volta presentato il programma di stabilità. Il quadro di regole europee prevede sì la flessibilità di fronte a eventi imprevisti e al di fuori del controllo del governo ma tutto dovrà essere fatto “prestando attenzione al mantenimento della sostenibilità dei conti pubblici".

Ecco perché la Commissione Ue "effettuerà una valutazione preliminare delle richieste di indennità degli Stati membri ai sensi della clausola relativa a eventi imprevisti una volta che sono state presentate, idealmente tramite il programma di stabilità 2020”.

Gentiloni e Dombrovskis prendono inoltre atto dell'intenzione dell'Italia di “rivedere i propri obiettivi fiscali nel 2020 al fine di emettere un pacchetto di misure di sostegno del valore di 6,3 miliardi di euro, portando a una revisione dell'obiettivo del deficit/pil dal 2,2% al 2,5% del pil". In vista del futuro, aggiungono, "prendiamo atto del fatto che il governo prevede che l'obiettivo principale del disavanzo per il 2020 potrebbe ancora cambiare, entro il momento in cui è stato presentato il programma di stabilità del 2020 in Italia, in particolare in merito all'impatto macroeconomico stimato dell'epidemia Covid-19".

Il ministro Gualtieri ha ringraziato con questo tweet: "Grazie Paolo Gentiloni e Valdis Dombrovskis per la vicinanza agli italiani in questo momento difficile. Coesione e solidarietà sono valori fondanti dell'Europa.

Tutti insieme contro il Covid19".

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