Coronavirus

Virus, Gualtieri scrive all'Ue: "Considerare una tantum misure pari a 0,3% Pil"

Nella lettera inviata a Dombrovskis e a Gentiloni, il capo del Mef spiega la situazione italiana dopo la diffusione dell'epidemia in Italia: "Riteniamo che l'Ue dovrebbe rispondere a questa emergenza utilizzando la flessibilità integrata del patto di stabilità e crescita"

Virus, Gualtieri scrive all'Ue: "Considerare una tantum misure pari a 0,3% Pil"

L'emergenza coronavirus, in Italia, non è soltanto una questione sanitaria, ma anche e soprattutto economica. Così, in relazione al diffondersi del nuovo Covid-19 nel Paese, il ministro dell'Economia e delle Finanza, Roberto Gualtieri, ha deciso di scrivere una lettera al vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, e al Commissario all'Economia, Paolo Gentiloni, dove informa che il governo italiano "ha in programma di inviare al Parlamento una relazione" che prevede "deviazione dagli attuali obiettivi di deficit strutturale, che possano essere autorizzate dal Parlamento in presenza di eventi straordinari al di fuori del controllo del governo".

La situazione italiana

Nella sua missiva, il titolare del Mef, spiega l'attuale situazione italiana: "Come ben sapete, il Covid-19 ha improvvisamente colpito l'Italia molto duramente nelle ultime due settimane. Il governo e le autorità regionali hanno dato la priorità alla protezione della salute dei cittadini, bloccando i cluster di infezione e mettendo in atto una serie di misure preventive che colpiscono le regioni più ampie e, per alcuni aspetti l'intero Paese". Tra le disposizioni elencate da Gualtieri, e prese dall'esecutivo giallo-rosso, vi è infatti anche la chiusura di tutte le scuole e di tutte le università, fino al 15 marzo, e tutta una serie di restrizioni che, temporaneamente, cambieranno le abitudini del Paese e la sua economia.

"Un'ampia ricaduta economica"

"Altre nazioni hanno annunciato restrizioni sui viaggi in Italia e un certo numero di settori della nostra economia, compresi i trasporti, l'alloggio, i servizi turistici, l'intrattenimento, le attività culturali e le fiere ne risentiranno di conseguenza", ha spiegato il ministro. Che ha poi sottolineato quanto la nuova fase dell'emergenza "aggraverà gli effetti sull'industria manifatturiera italiana, sul calo del commercio internazionale con la Cina e paesi terzi". Gualtieri, poi, nella sua lettera ha ipotizzato anche che "la ricaduta economica sarà ampia" e che non è possibile, al momento, stimarne la durata con precisione.

Le misure di sostegno

"Alla luce di questa grave situazione, abbiamo deciso di emettere un pacchetto di misure di sostegno per l'economia", ha dichiarato Gualtieri. Che ha poi spiegato di cosa si compone il piano: "Il pacchetto consiste principalmente in un aumento delle risorse finanziarie per il fondo di integrazione salariale e per l'assistenza finanziaria ai settori e alle imprese più colpiti, anche attraverso il rinvio di determinati pagamenti fiscali e previdenziali e la fornitura di garanzie statali per garantire l'estensione del credito è mantenuta". Secondo quanto spiegato dal ministro, il Paese fornirà finanziamenti supplementari per il sistema sanitario pubblico, la protezione civile e le forze di sicurezza, "in modo che possano, rispettivamente, fornire assistenza alle persone colpite dalla malattia e applicare politiche di prevenzione".

Quanto vale il pacchetto

In base a quanto riportato nella missiva di Gualtieri, il pacchetto che sta per essere legiferato dovrebbe valere 6,3 miliardi di euro, "in termini di disavanzo pubblico". "Lo scorso settembre, il Parlamento ha autorizzato un disavanzo pubblico del 2,2% del Prodotto interno lordo nel 2020. Se il Parlamento approva la spesa aggiuntiva, la proiezione del disavanzo per il 2020 salirà al 2,5% del Pil", ha specificato Gualtieri.

La situazione italiana

"È probabile che la stima del disavanzo di quest'anno cambi nel momento in cui pubblicheremo il nostro programma di stabilità 2020. La tendenza delle finanze pubbliche prima dell'epidemia di coronavirus è stata estremamente incoraggiante", ha spiegato il capo del Mef. Che, poi, ha chiarito: "In effetti, il risultato del disavanzo per il 2019 è stato molto più basso del previsto, all'1,6% del Pil, rispetto a una proiezione del 2,2% del Pil nel documento programmatico di bilancio di ottobre", ha spiegato il ministro. "Inoltre, gennaio e febbraio 2020, hanno visto il proseguimento del declino su base annua del fabbisogno di prestiti dell'aministrazione centrale: a 32 miliardi di euro, il disavanzo progressivo di 12 mesi è il più basso dalla metà del 2008", aggiunge Gualtieri.

"Covid-19 influenzerà i dati economici"

Il ministro, nella missiva, si è sofferma anche sulla situazione attuale dopo il diffondersi del Covid-19: "Pur partendo da una base più solida, l'epidemia di coronavirus influenzerà negativamente i dati economici e di bilancio di marzo e le nostre proiezioni annuali. Al momento, è difficile prevedere quale sarà l'impatto netto di tutti questi fattori, ma speriamo che la nuova stima sia vicina a quella originale".

Una situazione temporanea

"L'impegno che abbiamo assunto nella relazione di settembre al Parlamento e nel documento programmatico di bilancio 2020 è stato quello di consentire al massimo un deterioramento dello 0,1% del Pil del saldo del bilancio strutturale per quest'anno. Ribadiamo questo impegno mentre chiediamo al Parlamento e alla Commissione europea di considerare il pacchetto di emergenza dello 0,3% del Pil come una voce di bilancio una tantum che non si ripresenterà una volta che l'Italia supererà l'epidemia e le sue ricadute economiche e dovrebbe quindi essere escluso dai calcoli del saldo strutturale", ha chiarito Gualtieri.

I rischi al ribasso

"Siamo convinti che l'aumento dell'onere fiscale per coprire il costo del pacchetto di emergenza in questa fase potrebbe aggravare i rischi al ribasso per l'economia italiana e danneggiare il sentimento in un momento molto delicato", spiega ancora il ministro. Che assicura che l'Italia "riprenderà con fermezza la sua strategia di riduzione del debito, non appena le condizioni torneranno alla normalità".

E conclude: "Dovre anche ricordare che, alla luce dell'ampliamento dell'epidemia Covid-19 in Europa e delle deboli condizioni cicliche pre-esistenti, riteniamo che l'Ue dovrebbe rispondere a questa emergenza utilizzando la flessibilità integrata del patto di stabilità e crescita e preparando un pacchetto coordinato di stimolo fiscale incentrato sui nostri obiettivi di crescita sostenibile".

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