Lufthansa cerca la rivincita a Linate

Ricorso al Tar contro il decreto Lupi sugli slot: «Ci discrimina costringendoci a operare a Malpensa»

Lufthansa torna all'attacco di Alitalia-Etihad. Attraverso le controllate Germanwings e Air Dolomiti, il gruppo tedesco ha presentato un ricorso al Tar del Lazio contro il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per l'annullamento del «decreto Lupi». E, in particolare, contro i nuovi voli lanciati da Alitalia su Berlino e Düsseldorf da Linate in code sharing con Air Berlin, la seconda compagnia in Germania (di cui Etihad possiede il 29%). La stoccata tedesca è arrivata a stretto giro dal via libera dell'Antitrust europeo alla fusione tra le due compagnie, e in vista di una probabile soluzione positiva sulle questioni aperte che riguardano il controllo dell'azienda e il possibile aiuto di Stato dato ad Alitalia attraverso la ricapitalizzazione finanziata da Poste Italiane. Uno scenario che ha spinto forse Lufthansa a spostare il fronte della battaglia con Alitalia-Etihad, lontano da Bruxelles e su un terreno più fragile dove la «ex Alitalia» è già stata battuta (il caso sulla Linate-Roma). «Nel nostro gruppo, Germanwings e Air Dolomiti sono le compagnie più penalizzate dal decreto Lupi», ha detto Thomas Eggert, general manager di Lufthansa Italia, spiegando che «si tratta di un decreto discriminatorio di cui beneficia solo un attore», e ammettendo che il matrimonio tra Alitalia ed Etihad complica le prospettive del gruppo «che ha l'Italia come terzo mercato nel mondo, dopo la Germania e gli Stati Uniti».

Nel dettaglio, il ricorso si oppone al decreto laddove dispone che la compagnia che non li utilizza possa ridistribuire gli slot (permessi di atterraggio e decollo) ad altre compagnie dello stesso gruppo societario. Nei fatti, il decreto ha permesso quindi solo ad Alitalia-Etihad di riposizionare i propri slot a vantaggio di Air Berlin per potenziare i collegamenti con i network intercontinentali dell'aerolinea del Golfo e del gruppo Etihad verso Düsseldorf, Zurigo e in un futuro forse anche Belgrado. Le altre compagnie che attendevano la redistribuzione sono invece, nei fatti, rimaste escluse da Linate e costrette a operare da Malpensa. La controffensiva tedesca - sotto la guida di Vitale&Partners - chiede dunque che «gli slot a suo tempo assegnati ai fini di servire la tratta Milano-Roma-Milano non possano, grazie a progressive concessioni ministeriali ad aumenti di frequenze e destinazioni su città diverse dalla nostra capitale, restare a vantaggio di un solo gruppo e dei suoi partner, ma debbano seguire, invece, una redistribuzione a più vettori secondo le normative europee ed internazionali». Aspettando l'esito del ricorso, la compagnia tedesca ha aggiornato la propria strategia confermando nei 9 mesi un risultato operativo a 849 milioni che, a fine 2014, dovrebbe salire a 1 miliardo.

L'Italia rimane mercato strategico, con 20 scali serviti e oltre 750 voli settimanali verso i rispettivi hub di Francoforte, Monaco, Zurigo, Ginevra, Bruxelles e Vienna, a cui si aggiungono gli oltre 130 voli diretti settimanali di Germanwings verso sei destinazioni in Germania. Previsti, nel 2015, anche nuovi voli su Olbia e Perugia.

Inoltre, per conquistare nuovi clienti, il gruppo ha introdotto una nuova classe di viaggio, la «Premium Economy» che migliora gli standard della classica economy. Il gruppo punta, infine, allo sviluppo legato ai viaggi d'affari che rappresentano più della metà del fatturato.

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