L'Europa non accetta la manovra proposta dal governo italiano. Lo hanno chiarito tutti i membri della Commissione europea, alcuni governi degli Stati membri, e adesso anche l'Europarlamento. Il presidente della Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo, Roberto Gualtieri, commenta così l'incontro fra la delegazione degli eurodeputati e il ministro italiano dell'Economia, Giovanni Tria. Un incontro che doveva rassicurare l'Europarlamento sulla manovra. "Non sono mancati da parte nostra elementi di forte preoccupazione sia per il quadro generale sia per alcune misure, in particolare per il condono fiscale" ha rilevato Gulatieri, eurodeputato del Partito democratico.
In conferenza stampa, il presidente della commissione ha tenuto a dire che l'incontro istituzionale è stato "civile, rispettoso e serio" anche se non sono mancati momenti di tensione: "alcuni di noi sono stati particolarmente critici". Il timore della commissione è che le politiche scelte dal governo di Giuseppe Conte colpiscano quanto fatto in questi anni dai precedenti esecutivi. L'Italia, spiega, "ha fatto grandi passi avanti e i fondamentali sono solidi, abbiamo un quadro che ha portato a superamento delle fragilità e adesso la preoccupazione è che questo lavoro venga messo a rischio".
"La retorica molto negativa che sta accompagnando la discussione da parte di esponenti del governo e della maggioranza è uno dei fattori di turbamento che rendono complicata la discussione" ha poi detto Gualtieri. Secondo il presidente, la preoccupazione principale dei vertici europei è non solo la manovra, ma anche "per un'attitudine nel rapporto con l'Unione europea che, secondo alcuni di noi, rischia di rendere più debole la posizione di chi vuole riformare le regole".
E in queste ore, è arrivato anche il commento di uno dei portavoce della Commissione europea, Christian Spahr. Secondo il funzionario, la lettera inviata dalla Commissione al ministero del Tesoro il 29 ottobre "è una pratica standard nel processo per preparare un rapporto secondo l'articolo 126.3". Il rapporto ex articolo 126.3 è il primo passo per iniziare una procedura d'infrazione contro l'Italia per deficit eccessivo e quindi per violazione della regola del debito. La Commissione, ha detto il portavoce, ha chiesto al governo italiano di presentare "tutti i fattori che secondo la sua opinione sono rilevanti". "Le autorità italiane hanno fino al 13 novembre per rispondere, la stessa scadenza della presentazione di un documento programmatico di bilancio rivisto", dopodiché, spiega Spahr, la Commissione prenderà "in considerazione la risposta (del governo italiano), prima che siano fatti ulteriori passi" verso la procedura d'infrazione.
La Commissione, spiegano i tecnici, intende essere "rapida" nel valutare i documenti inviati dal Tesoro e la risposta del Tesoro sui fattori rilevanti. La decisione definitiva dovrebbe giungere il 21 novembre. Ma la data non è ancora ufficiale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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