Mediobanca accelera l'espansione all'estero e dà un taglio ai rischi

Mediobanca accelera l'espansione all'estero e dà un taglio ai rischi

Mediobanca ha avviato il percorso che porterà alla strategic review del piano industriale a giugno prossimo. Ieri il cda di Piazzetta Cuccia, durato circa tre ore, ha posto le basi del nuovo business plan che si incentrerà su una riduzione dei rischi e su un rafforzamento delle sedi estere.
L'ad Alberto Nagel ha illustrato ai consiglieri lo stato dell'arte del core business di Mediobanca, ossia il corporate & investment banking. Focus sulle specializzazioni di ogni singolo centro di responsabilità. Ad esempio, la sede milanese (che è forte anche nell'attività di investimento) e quella di Madrid saranno incentivate a sviluppare l'attività di consulenza, mentre quella londinese dedicherà ancora maggiore attenzione al mercato dei capitali. La crescita non si svilupperà per linee esterne, ma attraverso il reclutamento dei migliori talenti. Non è prevista la rincorsa folle ai mercati emergenti (soprattutto quelli asiatici), ma si proseguirà nelle azioni intraprese (la sede turca è in attesa di autorizzazione da parte di Bankitalia). Analogamente, Chebanca!, che rappresenta il 20% della raccolta di gruppo, manterrà un ruolo di primo piano. Il tutto con un occhio al nodo del debito sovrano.

Restano alcune incognite come le incertezze su Basilea III e sullo scenario politico. In un prossimo consiglio (non a dicembre, ma più probabilmente a febbraio o a marzo) si discuterà anche del capitolo partecipazioni, a partire da Generali, Telco e Rcs.

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