In Italia ci sono un milione 170mila milionari, in dollari, ma in realtà in via d'estinzione. Il nostro Paese, infatti, vanta il poco invidiabile record di «scomparsa» dei milionari (274mila), quelli cioè che entrano nell'1% della popolazione mondiale più benestante. Una èlite di 28,64 milioni di persone che controlla il 46% della ricchezza mondiale e nella quale - per colpa dell'euro debole e della crisi del debito - si riduce il numero di europei, mentre sale quello di giapponesi, ma anche cileni o peruviani, a testimonianza dei nuovi equilibri della ricchezza. La lettura del «Global Wealth Report», di Credit Suisse, conferma così le difficoltà del nostro Paese in uno scenario complessivo nel quale, comunque, lo scorso anno la ricchezza mondiale delle famiglie è scesa del 5,2%, a 223mila miliardi di dollari. Un calo che colpisce soprattutto l'Europa, dove i patrimoni scendono di 10.900 miliardi di dollari (su un calo totale di 12.300 miliardi), mentre crescono in Cina e Nordamerica. Nel periodo luglio 2011-giugno 2012, gli italiani - benestanti e non - devono pure fare i conti con un calo record (-23%) della ricchezza legata agli investimenti di Borsa. Ma nonostante tutto, gli italiani - in media - se la passano molto meglio delle loro finanze pubbliche.
Prendiamo la ricchezza pro capite che, considerando solo la popolazione adulta, è di 49mila dollari.Vantiamo, comunque, l'indebitamento privato più basso d'Europa: 23.900 dollari (in Svizzera supera i 100mila dollari a famiglia).
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