Il 2018 sarà ricordato come l'anno dell'Aim, il mercato azionario delle pmi, con un doppio record: di ammissioni, pari a 30, e di Ipo, pari a 25, per una raccolta di 1,3 miliardi. Entro fine anno dovrebbero arrivare altre società e c'è una lunga pipeline di aziende interessate alla quotazione anche nel 2019. «L'Aim Italia da inizio anno ha perso l'8%, ma ha fatto meglio degli altri indici», spiega al Giornale Anna Lambiase, ad di Ir Top Consulting, durante l'Investor day su Aim organizzato ieri in Borsa Italiana dalla società di consulenza. «L'indice Star ha perso il 17%, quello delle small cap il 27% e il Ftse Mib il 15% circa» e questo è da imputare al fatto che gli investitori dell'Aim sono «spesso istituzionali che entrano con un'ottica di lungo periodo e dunque sono meno influenzati dalla volatilità dei mercati». Ad oggi il numero di aziende quotate sul mercato Aim è di 114, per una capitalizzazione di circa 7,4 miliardi. La capitalizzazione media delle società è di 37 milioni. La raccolta totale avvenuta con le Ipo è stata di 3,6 miliardi. Nel 2018 il mercato azionario delle pmi conta 25 nuove Ipo, di cui 7 Spac, in linea con le quotazioni del 2017. Inoltre sono state ammesse alle negoziazioni 5 società.
«Nel capitale delle società Aim Italia sono presenti 102 investitori istituzionali, di cui 25 italiani e 77 esteri. I primi tre investitori sono Banca Mediolanum, Kairos e Momentum», aggiunge Lambiase. Che lancia anche un appello al governo: «Servirebbe una strategia governativa per l'Italia, che ci dica qual è la loro mission, dove vogliono andare». Qualcosa di analogo a quanto sono tenute a fare le società che vogliono quotarsi. «Noi insegniamo alle aziende a spiegare qual è il loro piano industriale strategico a medio-lungo termine - ha osservato la manager - devono illustrare agli investitori il loro obiettivo a 3-5 anni e il piano di azione per raggiungerlo. Mi piacerebbe davvero sentire dai nostri governanti quali siano i loro obiettivi a medio-lungo termine e il loro action plan: basterebbe a dare un segnale positivo e nuove opportunità di crescita per il futuro».
Il settore delle Pmi sta comunque tenendo: le 24 società che ieri hanno partecipato all'Investor day a Palazzo Mezzanotte presentano nel 2017 ricavi medi pari a 36 milioni e al 30 giugno 2018 i ricavi registrano una crescita media del +34 per cento.
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