Il mercato punta sull'Opa e il titolo guadagna il 9%La fusione con Atlantia è più vicina. E Gemina corre

Gemina sempre più vicina alla fusione con Atlantia: e il titolo della holding che controlla il 100% di Aeroporti di Roma prende il volo in Borsa (+9,25%) in attesa di un'Opa.
Entro la settimana le due società, che fanno capo a Sintonia, presieduta da Gilberto Benetton (nella foto), dovrebbero scegliere gli advisor legali e finanziari, mentre per fine mese si concluderà la fase di studio dell'operazione con le simulazioni che serviranno anche a definire i concambi. Quel che si profila è - da quanto si apprende - un'Opa da parte di Atlantia (ieri in Borsa il titolo ha perso lo 0,07%), la holding attraverso cui la famiglia di Ponzano Veneto controlla le autostrade. L'offerta cash rispetto a un «carta contro carta» permetterebbe tra l'altro ai soci di minoranza di Gemina, se vorranno, di monetizzare l'investimento e uscire dalla partita. Tra questi, oltre a Changi Airport di Singapore, ci sono azionisti finanziari come Mediobanca, Generali, Unicredit e Unipol. I passaggi del riassetto sono, comunque, da mettere a punto in queste settimane, mentre a febbraio potrebbero già riunirsi i cda per deliberare la fusione. Trattandosi di un'operazione tutta italiana l'idea è che, se i vari tasselli andranno a posto, non sarà necessario attendere l'avvallo del nuovo governo. Il riassetto, oltre a semplificare la catena di controllo, punta a centrare un obiettivo operativo. Atlantia-Autostrade - viene spiegato - ha le strutture e le capacità per il project financing e gli investimenti che invece mancano ad Adr. E quest'ultima ha bisogno delle competenze della «consorella», ora che si avvia a far partire, grazie al quadro più chiaro sulle tariffe fornito dal via libera dell'esecutivo al contratto di programma, un piano di investimenti a Fiumicino da complessivi 12 miliardi di euro, sino alla fine della concessione nel 2044.
A Piazza Affari, intanto, si fanno i conti. Secondo Intermonte, un'Ops (offerta per azioni) che valorizzasse Gemina 1,3 euro avrebbe un effetto leggermente diluitivo sull'utile per azione 2014. Un'offerta in contanti avrebbe però lo svantaggio che il rapporto debito/Ebitda salirebbe a 4,5 da 4,1.

Gli analisti di Equita elencano i principali benefici di una fusione: modulazione dei capex (spese per capitale) dei due gruppi; l'utilizzo delle competenze di Atlantia per gli investimenti di Gemina; minore costo del debito per la prima rispetto alla seconda.

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