Moody's vede nero sull'Italia: Pil giù, su deficit e debito

Una nuova tegola internazionale sulla testa del premier

Il logo di Moody's alla sede di New York dell'agenzia di rating
Il logo di Moody's alla sede di New York dell'agenzia di rating

Le nuvole nere della finanza continuano ad addensarsi sul governo di Matteo Renzi. Dopo il "consiglio" non richiesto di Draghi che ha esortato gli stati in difficoltà a cedere sovranità, un suggerimento che è sembrato un avviso di commissariamento al premier, oggi sulla testa del rottamatore si abbattono le foschissime previsioni di Moody's. L'agenzia di rating si esprime proprio a oche ore di distanza dalla muscolare intervista rilasciata da Renzi al Financial Times. Un colloquio durante il quale il Presidente del Consiglio ha imbucato una pepata risposta al presidente della Bce: le riforme le decido io e non la Banca Centrale Europea.

Moody's affonda il coltello: le riforme sono ambiziose, ma il passo di Palazzo Chigi è ancora troppo lento e indeciso. Dunque i numeri, le stime del Pil scendono e quelle di deficit e debito salgono. "Alla luce dei nuovi dati del secondo trimestre sentenzia l'agenzia - si prevede che l’economia italiana si contrarrà dello 0,1% nel 2014, contro il +0,5% previsto in precedenza". "Questo - sottolineano gli analisti - renderà più difficile la riduzione del debito e del Pil e sarà anche più arduo politicamente attuare le misure economiche strutturali". Moody’s prevede inoltre che l’Italia non riuscirà a raggiungere i target di deficit del 2014 (2,6%) e del 2015 (1,8%). L’agenzia prevede il 2,7% in entrambi gli anni, «con significativo rischio di revisioni al rialzo".

Il debito/Pil è atteso in aumento fino al 136,4% nel 2014 per poi scendere al 135,8% nel 2015. Una nuova tegola internazionale che precipita sulla testa del premier.

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