Nagel a Erbetta: «Se la scelta è Unipol non esaminate l'offerta Sator-Palladio»

L'amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, chiese a quello di Fonsai, Emanuele Erbetta, di non esaminare l'offerta di Sator-Palladio se la scelta era quella di andare avanti con Unipol. È quanto emerge dai brogliacci delle intercettazioni inseriti nelle carte depositate nell'ambito dell'inchiesta milanese su Ligresti. La conversazione avviene il 18 maggio 2012.
Il giorno prima il cda di Fonsai aveva deliberato sui concambi in vista della fusione a quattro Unipol, Fonsai, Premafin e Milano Assicurazioni, ma aveva anche deciso di continuare ad approfondire la manifestazione di interesse arrivata da Sator e Palladio. Nagel disse a Erbetta «di muoversi sul fronte Consob e fargli capire lo stato di necessità della società», è scritto nei brogliacci. L'ad di Mediobanca prosegue spiegando a Erbetta «di non esaminare la proposta con gli altri», cioè con Palladio (guidata da Giorgio Meneguzzo) e Sator (Matteo Arpe) «se chiudono con questi», cioè Unipol.

Erbetta aggiunge che in Isvap hanno capito che il consiglio non poteva non analizzare la proposta ma tutti sanno che «la strada maestra» è un'altra, quella che porta al matrimonio con la compagnia bolognese. Come noto, i gruppi Unipol-Fonsai hanno poi proseguito sulla strada della fusione, mentre la proposta alternativa di Sator e Palladio non ha avuto seguito.

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