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Nissan, stop al dominio dei francesi di Renault

Con l'altro socio Mitsubishi pronti 23 miliardi per l'elettrico. De Meo: "Aperti a nuovi partner"

Nissan, stop al dominio dei francesi di Renault

La prospettiva per Renault di ritrovarsi, dopo anni, in prossimità del mercato americano; il nuovo slancio a una partnership che dura da 24 anni e messa in forte pericolo nel 2018 dallo scandalo legato all'ex numero uno di Nissan, Carlos Ghosn; la fine del lungo dominio di Renault, iniziato nel 1999, dopo l'ingresso determinante della Casa francese nel capitale dei giapponesi. E ora, nel 2023, ecco ripartire, dopo 24 anni di stretta collaborazione, ma anche di possibili rotture, l'Alleanza Renault-Nissan. Il nuovo accordo, come anticipato settimane fa, prevede una partecipazione incrociata del 15% (Renault riduce così il suo peso da circa il 43%).

Da parte loro, i giapponesi si sono impegnati ad acquistare una quota fino al 15% nell'unità di veicoli elettrici Ampere di Renault, che sbarcherà in Borsa. Tale partecipazione, però, dipenderà dall'entità dei brevetti che Tokio vorrà inserire nell'azienda. «Considero Ampere uno strumento per consentire a Nissan di partecipare a nuove opportunità commerciali in Europa», il commento di Makoto Uchida, ad di Nissan. Anche Mitsubishi Motors, valuterà un investimento nella società Ampere.

Luca De Meo, ad di Renault, in un post su Linkedin descrive la riorganizzazione dell'Alleanza come «un razzo a tre stadi» che porterà a una nuova era del patto franco-nipponico. Il primo stadio: «A guidare il razzo - evidenzia De Meo - ci sono una governance equilibrata e una partecipazione azionaria incrociata». Il secondo: «La fase intermedia della nuova Alleanza riguarda il recupero dell'agilità strategica senza rompere legami e sinergie. Ogni azienda ha la flessibilità di guidare nuovi progetti, come Ampere e Horse (la nuova realtà in collaborazione con la cinese Geely che svilupperà e produrrà auto ibride per diversi marchi, ndr), consentendo ad altri partner di unirsi quando ha senso per loro». Il terzo stadio, che De Meo definisce quello più importante, «si basa su una serie di progetti operativi di creazione di alto valore volti a ricaricare la nostra Alleanza in modo molto pragmatico, creando centinaia di milioni di valore ogni anno». Renault, Nissan e Mitsubishi (in tutto sono coinvolti 375mila dipendenti) sono già al lavoro su numerosi modelli: la futura Micra, a esempio, sarà basata sulle stessa piattaforma della Renault 5. E sempre Nissan, tra i leader di mercato in Messico, produrrà lì un veicolo Renault, proprio alle porte del mercato Usa.

Renault, Nissan e Mitsubishi, nel prossimo quinquennio, prevedono di investire 23 miliardi di euro nell'elettrificazione dei loro prodotti.

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