I problemi di Nokia non sono finiti. Le vendite di smartphone del secondo trimestre, a 10,2 milioni di unità, sono crollate del 39% rispetto allo stesso periodo di un anno prima, e del 14% rispetto a inizio 2012. Il fatturato è calato del 19% a 7,542 miliardi di euro. E le perdite nette di bilancio sono lievitate a 1,41 miliardi di euro, quasi il quadruplo del rosso di un anno prima e più del doppio di quanto attendevano in media gli analisti.
L'ex leader indiscusso del settore cellulari è rimasto schiacciato dalla concorrenza di Apple e Samsung mentre l'alleanza cruciale con Microsoft sul sistema operativo Windows per smatphone non decolla. Pochi giorni fa la società ha portato il prezzo del suo prodotto di punta il Lumia 900 a soli 50 dollari se venduto con un contratto At&t. Ma intanto uno spiraglio incoraggiante i mercati lo hanno colto nell'andamento della liquidità che a fronte delle nuove perdite sono diminuite meno del previsto, a 4,2 miliardi di euro contro i 4,9 miliardi di fine marzo. E dunque ieri a Helsinki il titolo ha rimbalzato dell'11,96% a 1,54 euro.
Ma rispetto al picco di 5,12 euro toccato nel novembre del 2011, anche con il recupero odierno le azioni Nokia risultano ancora in ribasso del 69%. Nell'ultimo anno Nokia ha fatto ben tre profit warning, e annunciato 10.000 posti di lavoro in meno oltre ai tagli fatti in precedenza mentre l'agenzia Moody's ha tagliato il rating a «spazzatura» .
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.