Economia

Non c'è più tempo: come andare via prima del cambio sulle pensioni

Per tutto il 2022 saranno in vigore Quota 102, Opzione donna e Ape sociale prima della riforma attesa nel 2023: ecco come funzionano e chi ne avrà diritto

Non c'è più tempo: come andare via prima del cambio sulle pensioni

Per la riforma delle pensioni bisognerà aspettare un altro anno, il 2023. Nel frattempo, per l'uscita dal mondo del lavoro si farà riferimento alle norme attualmente in vigore, varie e variegate.

Cosa succede con Quota 102

Come abbiamo scritto sul Giornale.it, Quota 102 vale per chi quest'anno compirà 64 anni di età ed avrà maturato 38 anni di contributi (di cui almeno 35 di contribuzione effettiva). La misura è ormaiu entrata pienamente in vigore andando a sostituirsi, secondo quando introdotto dalla Legge di bilancio dello scorso dicembre, alla precedente Quota 100. La misura è valida per tutti i lavoratori dipendenti da datori di lavoro che non siano nelle pubbliche amministrazioni e i lavoratori autonomi con i giusti requisiti maturati entro la fine del 2022. Alla prestazione non potrà accedere il personale che appartiene alle Forze armate, alle forze di Polizia e Polizia penitenziaria, al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e non sarà possibile nemmeno per il personale della Guardia di Finanza.

Non si può cumulare con i redditi

Il rovescio della medaglia, però, è il fatto che non si potrà cumulare "con i redditi derivanti da qualsiasi attività lavorativa, svolta anche all’estero, a eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5mila euro lordi annui", come si legge su La Nazione. La non cumulabilità è compresa "tra il periodo intercorrente tra la data di decorrenza della pensione e la data di maturazione del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia previsto nella gestione a carico della quale è stata liquidata la pensione anticipata". Oltre le 5mila euro, quindi, non sarà più erogato il trattamento pensionistico.

Come funziona Opzione donna

Come abbiamo visto sul nostro giornale, la nuova legge di Bilancio sul tema pensionistico che riguarda le donne, prevede che le lavoratrici nate nel 1962 (se autonome) e nel 1963 possano andare via anticipatamente dal mondo del lavoro grazie alla proroga di Opzione donna. A questa categoria spetta il calcolo contributivo: n pratica servono 58 anni di età e 35 di contributi (dipendenti) e 59 anni di età e 35 di contributi (autonome). Il diritto si acquisisce a "12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti nel caso siano dipendenti, e 18 mesi nel caso in cui siano autonome". Per usufruire della misura, infine, si dovrà terminare il rapporto di lavoro dipendente ma non quello di lavoratrice autonoma.

Come funziona l'Ape sociale

Con l'Ape sociale, invece, si potrà andare in pensione con 63 anni di età e 30 o 36 anni di contributi. La misura è rivolta ai lavoratori dipendenti o autonomi disoccupati o che assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, "il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave o un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti, e sono in possesso di un'anzianità contributiva di almeno 30 anni", stabilisce l'attuale Legge di Bilancio.

La misura, però, può essere presa in considerazione per tutti i lavoratori in possesso di invalidità civile uguale o superiore al 74% e in possesso di un'anzianità contributiva di almeno 30 anni. Vale anche per i lavoratori dipendenti che abbiano meno 36 anni di anzianità contributiva e abbiano svolto attività gravose in almeno sette anni degli ultimi dieci. La misura viene corrisposta fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia: l'indennità è pari "all'importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell'accesso alla prestazione (se inferiore a 1.500 euro) o pari a 1.500 euro (se la pensione è pari o maggiore di questo importo)".

Per fare domanda per tutte le varie tipologie pensionistiche basterà collegarsi con il sito dell'Inps e accedere al servizio dedicato: come sottolinea La Nazione, oltre ad Internet si potrà fare domanda tramite il Contact center al numero 803164 (gratuito da rete fissa) oppure al numero 06-164164 da rete mobile.

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