Un decreto a sostegno dei settori e dei lavoratori travolti dall'emergenza coronavirus, pronto a essere approvato dal governo. Come riferisce il Corriere della Sera, è pronta una specie di manovra contro il Covid-19 che conterrà una serie di disposizioni economiche fra cui la cosiddetta norma "salva stipendi", pensata appositamente tanto per proteggere i salari degli impiegati quanto per salvaguardare i loro diritti in questo momento delicato.
Intanto dallo scorso primo marzo il premier Giuseppe Conte ha firmato un decreto che parla chiaro: le attività lavorative delle imprese, salvo quelle che erogano servizi essenziali o di pubblica utilità, possono essere svolte in smart working.
Lo stesso decreto costringe allo stop forzato tutte le attività situate all'interno dei comuni della zona rossa contrassegnata dalle autorità. Ai lavoratori finiti in quarantena è stato riconosciuto un periodo di malattia. Prevista invece la cassa integrazione ordinaria alle imprese costrette a rimanere chiuse per gli effetti della misura straordinaria imposta dall'esecutivo per limitare il contagio di coronavirus.
Cosa cambia per imprese e lavoratori
Nel decreto in arrivo trovano spazio nuove norme che puntano a tutelare i lavoratori. Le assenze nelle giornate di chiusura degli uffici non saranno considerate tali e, fino al prossimo 31 marzo, non ci saranno decurtazioni allo stipendio per tutti coloro che sono stati in malattia o in quarantena per il coronavirus. Non ci saranno tagli neppure in caso di ricovero ospedaliero. Neppure i lavoratori del settore pubblico subiranno decurtazioni sullo stipendio o provvedimenti a livello previdenziale. L'unica loro limitazione è quella di rinunciare ai buoni paso.
Le norme del decreto dovrebbero valere per quei lavoratori che sono stati costretti ad assentarsi dal loro posto di lavoro perché l'ufficio era chiuso o perché residenti nelle zone colpite dalle limitazioni introdotte dall'esecutivo.
Anche Cassa depositi e prestiti era scesa in campo per supportare lavoratori e imprese colpite dalle misure di contenimento del Covid-19. E così, oltre ad aver annunciato l'erogazione fino a un miliardo di euro di fondi a tassi calmierati per piccole e medie imprese colpite dall'emergenza (tramite “Piattaforma imprese”), la società per i lavoratori statali ha deciso di posticipare lo slittamento delle rate dei mutui dal 2020 al 2021. Quest'ultima disposizione riguarda 8 comuni della zona rossa in Lombardia e uno in Veneto.
I
provvedimenti economici si aggiungono alle raccomandazioni inviate al ministero della Salute dal comitato tecnico scientifico voluto da Conte. Tra queste si consiglia agli anziani di rimanere in casa, evitare i luoghi affollati e salutarsi da lontano, sospendendo baci, abbracci e strette di mano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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