Arriva un nuovo colosso globale degli scambi di Borsa su azioni, materie prime e derivati. L'InterContinental Exchange (Ice), piattaforma statunitense di transazioni su materie prime e petrolio, ha annunciato un'offerta di acquisizione sul gigante borsistico Nyse Euronext, che oltre al New York Stock Exchange controlla anche le piazze di Parigi, Bruxelles, Amsterdam e Lisbona.
Un'operazione da 8,2 miliardi di dollari, concordata dai management dei due gruppi.
Ice, nato solo 12 anni fa, vale già 9,3 miliardi di dollari, quasi il doppio rispetto ai 5,8 miliardi del Nyse Euronext, appena conquistato. È stato fondato nel 2000 da un ingegnere, Jeffrey Sprecher, che tre anni prima aveva comprato il Continental Power Exchange (Cpex) proprio con l'obiettivo di creare una maxipiattaforma per il trading di commodities e derivati.
Le fortune e il rapido sviluppo dell'Ice sono legate alla continua crescita dei mercati emergenti e in particolare alla fame bulimica di materie prime da parte di India e Cina.
Oggi serve clienti in 70 Paesi e, dopo la combinazione con il Nyse, potrà contare su 14 mercati e 5 clearinghouse (istituti di compensazione). Il nuovo colosso borsistico avrà sede sia ad Atlanta sia a New York con un portafoglio scambi che spazia dalle materie prime agricole all'energia.
Chi resta a guardare adesso è l'Europa: solo pochi mesi fa la Commissione Ue aveva deciso di stroncare un analogo tentativo di acquisizione sul Nyse da parte di Deutsche Borse, in base a motivazioni antitrust. Originariamente l'Euronext, come si evince dal nome, era un gruppo interamente europeo, poi nel 2007 è finito sotto il controllo statunitense a seguito dell'acquisizione e fusione da parte del Nyse. E dunque, ora, stroncata l'ipotesi di un'aggregazione con Deutsche Börse, l'Europa deve rassegnarsi a vedere il baricentro della società borsistiche spostarsi sempre più negli Usa. Quanto all'operazione di ieri, Ice conta di chiudere nella seconda metà del 2013, una volta ottenuto il via libera delle Autorità di vigilanza di Usa e Unione europea. Dalla combinazione dei due gruppi sono già attese sinergie da 450 milioni di dollari e un rafforzamento dell'efficienza in vari segmenti.
Secondo il numero uno di Ice, ossia il fondatore Jeffrey Sprecher, che assumerà la guida del nuovo gruppo, l'operazione «risponde all'evoluzione dei mercati e offre un ventaglio di possibilità di crescita, mentre migliora la concorrenza i Usa e Ue». La presidenza verrà assunta da Duncan Niederauer, attuale amministratore delegato di Nyse Euronext, il quale si è detto convinto che «l'operazione valorizzi i punti di forza del gruppo».
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