"Ora un campione italiano dell'intelligenza artificiale"

La legge sull'IA prevede un miliardo per spingere il settore. Alessio Butti: "Pensiamo a un nuovo fondo di garanzia"

"Ora un campione italiano dell'intelligenza artificiale"
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Alessio Butti, sottosegretario e alla guida del dipartimento per la trasformazione digitale. L'Italia ha da poco approvato la sua legge sull'Ia, cosa cambia per i cittadini?

"Siamo partiti quando l'IA Act europeo non era nemmeno in fase di trilogo, abbiamo nominato un comitato per la strategia con docenti di assoluto livello il cui lavoro è in buona parte entrato nel Ddl. È una legge consapevole delle peculiarità italiane, che consente a Pa e imprese nostrane di rimanere al passo con le nuove tecnologie".

Su cosa interviene?

"Si parla di sicurezza, difesa e responsabilità penali. Per esempio, tutti siamo rimasti colpiti dalle schifezze di gruppi Facebook e siti di deepfake. Chiunque facesse girare immagini a quello scopo verrebbe punito. La legge fornisce una gerarchia dei rischi e codici di condotta a cui le più importanti compagnie si dovranno attenere".

Avete previsto un miliardo per stimolare la filiera e creare il campione nazionale dell'Ia.

"Esatto, questi fondi saranno gestiti anche da Cassa depositi e prestiti e sono costituiti principalmente da finanziamenti destinati alle giovani startup italiane in modo da consentire loro di finalizzare i loro progetti. Questo contribuirà a mettere a terra una politica industriale che porti a creare un campione nazionale. Ma c'è di più".

Dica.

"Si sta ragionando su un fondo di garanzia, così come avviene per esempio per le Pmi, esclusivamente dedicato all'intelligenza artificiale. L'idea sarebbe quella di convocare un comitato interministeriale per capire come mettere a terra la cosa".

Ci saranno due agenzie, la Agid e la Acn, che vigileranno sulla legge. Perché scegliere loro e non un altro soggetto?

"È stata una scelta politica quella di incaricare due agenzie in seno alla presidenza con competenze specifiche. L'Agid infatti già si occupa di implementare l'Ia nella pubblica amministrazione e Acn di cybersicurezza. La Spagna ha fatto una scelta analoga, ma creando un'agenzia ad hoc. Altre autorità garanti, come Agcom, mantengono le loro competenze trasversali, mentre Agid e Acn continuano ad occuparsi di quello che già fanno e potenziano la loro attività in materia di AI".

Bruxelles ha dato l'ok allo sconto di 700mila civici da coprire con la fibra per Open Fiber nell'ambito della rimodulazione del Pnrr?

"È stato fondamentale avere incassato l'ok della Commissione europea. Di questi 700mila civici, circa 580 mila verranno rimessi a gara tramite Invitalia. Mentre per altri 120mila avremo a disposizione 145 milioni di euro per incentivi alla domanda di connettività e replicare su scala nazionale il modello lombardo di integrazione di tecnologie satellitare Fwa e Ftth. In Lombardia abbiamo assegnato una gara per i test sulle aree remote che partiranno a brevissimo, se avremo esiti positivi nel giro di 2-3 mesi, potremo poi arrivare a indire una nuova gara per la copertura con questa nuova tecnologia".

Lei ha sostenuto che grazie alla tecnologia si potrà agire sul problema delle liste d'attesa in Sanità. In che modo?

"Attraverso l'app Io, abbiamo contribuito a far risparmiare in Lombardia una cifra vicina ai 100 milioni e ridotto di circa il 30% i no show, vale a dire

le persone che prenotano e poi non si presentano alla visita. Questo si è tradotto in un accorciamento delle liste d'attesa, un modello che potrebbe portare a un effetto di larga scala se applicato al resto dell'Italia".

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