La pandemia di Covid-19 travolge anche le assicurazioni

A causa della delicata situazione numerosi investitori rischiano di perdere ingenti capitali. Ecco che cosa succede al settore delle assicurazioni

La pandemia di Covid-19 travolge anche le assicurazioni

La pandemia dichiarata dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) in merito all'emergenza nuovo coronavirus travolge in un colpo solo assicurazioni, polizze sanitarie e titoli.

Come sottolinea il quotidiano La Verità, a causa della delicata situazione, numerosi investitori rischiano di perdere ingenti capitali. Partiamo dalle coperture assicurative, che mella maggior parte dei casi non coprono eventi del genere. Gli esperti spiegano che quando c'è una pandemia in corso le assicurazioni sono solite cambiare i loro contratti.

Il ragionamento base, in presenza di una pandemia, è che le assicurazioni non sono in grado di garantire una “normale” copertura assicurativa. Certo, poi ci sono casi in cui la copertura dipende dalla zona in cui un soggetto decide di viaggiare. Normalmente, una copertura di viaggio standard prevede che non vi sia riconosciuta alcuna copertura nel caso in cui si vada in una “zona sconsigliata”.

A questo proposito è interessante ascoltare il consiglio di Andrea Polo, direttore comunicazione di Facile.it: “Quel che è importante – spiega sempre a La Verità - è che questo venga preso come occasione per imparare a leggere i contratti e soprattutto le clausole di esclusione. Bisogna verificare sempre che cosa è effettivamente compreso e che cosa non è effettivamente compreso all'interno del contratto che stiamo firmando”.

I settori assicurativi e i pandemic bond

Le considerazioni prescindono il piano economico. Il rischio, infatti, è che se scegliamo una polizza a prezzo più basso è possibile che questa non copra l'evenienza che a noi interessa, come ad esempio la pandemia. “È una cosa da tenere sempre a mente – aggiunge Polo - nel momento in cui si sta sottoscrivendo una polizza”.

La pandemia è una situazione sui generis perché, a differenza di catastrofi naturali e attentati terroristici, non è localizzata in un luogo specifico (ovunque) ed è impossibile calcolarne la durata (non sappiamo quando finisce). Al momento non ci sono quindi molti prodotti assicurativi che si occupano di questa realtà, proprio perché è impossibile analizzare i dati con la stessa certezza che non manca in altre situazioni.

In ogni caso sono tre le aree sensibili al rischio pandemia: polizze viaggi, polizze business e polizze sanitarie. Più in generale, non dovrebbero esserci problemi per i riassicuratori del settore vita, visto che le conseguenze della crisi non dovrebbero risultare drammatiche, e per il settore infortuni, poiché le richieste di risarcimento solitamente escludono le malattie infettive.

I problemi maggiori, al contrario, potrebbero riversarsi nel settore finanziario.

Oltre alla volatilità e alla redditività, attenzione ai cosiddetti pandemic bond emessi dalla Banca Mondiale nel 2017. In quest'ultimo caso bisognerà capire se scatteranno o meno le clausole su 320 milioni dei citati bond. In tal caso, gli investitori dovranno fare i conti con una perdita di capitale non da poco.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica