Parmalat, Lactalis costa altri 130 milioni

L'acquisizione di Parmalat da parte dei francesi di Lactalis costerà altri 131 milioni di euro. Naturalmente non agli azionisti francesi cioè alla famiglia Besnier, ma al gruppo di Collecchio. La controllata Parmalat Canada Inc dovrà versare 170,4 milioni di dollari canadesi al fondo pensione degli insegnanti dell'Ontario. Quest'ultimo nel 2004 aveva finanziato la controllata canadese del gruppo italiano. Il debito è stato rimborsato, ma il contratto prevedeva una maggiorazione del 10% del valore di Parmalat Canada al verificarsi di alcune clausole come il passaggio di proprietà del gruppo. Evento accaduto con la designazione del nuovo board a guida francese il 28 giugno 2011, un giorno prima della scadenza del contratto. Ora gli insegnanti dell'Ontario, dopo un arbitrato, passa all'incasso.
Ieri il cda Parmalat ha esaminato il dossier. In particolare, Parmalat Canada dovrà versare al fondo, entro il 2 gennaio, «72,5 milioni di dollari canadesi - si legge nel comunicato - ad integrazione dei 97,9 milioni già versati in data 26 novembre 2012». Si tratta di un esborso aggiuntivo nell'ordine dei 56 milioni di euro. Rispetto al totale di 170,4 milioni di dollari canadesi dell'accordo transattivo, l'offerta Parmalat originale era di 92,6 milioni mentre la richiesta del fondo pensione era intorno ai 200 milioni. Il gruppo comunica che «tenuto conto del fondo rischi già iscritto nel bilancio» 2011 l'effetto dell'accordo su quello in corso è di 70,4 milioni di dollari canadesi «ovvero, al netto dell'impatto fiscale, di circa 52,2 milioni di dollari canadesi» ossia 40,7 milioni al cambio di fine 2012.
Poi c'è il caso Lactalis Usa, sulla cui cessione dai Besnier a Parmalat per circa 950 milioni di dollari stanno indagando diverse procure italiane. Ieri il cda ha esaminato l'informazione disponibile in merito all'annuncio da parte di Saputo Inc., uno dei concorrenti sul mercato canadese, «dell'acquisizione dalla Dean Foods Company di Morningstar Foods. La società acquisita, che opera nel settore del latte negli Usa, ha un giro d'affari stimato in 1,6 miliardi di dollari ed un Ebitda di 156 milioni».

Il prezzo riconosciuto al venditore per gli asset acquisiti è pari a 1,45 miliardi di dollari americani per cui «il multiplo riconosciuto all'Ebitda appare essere in un intorno di 9,5». Superiore a quello, di circa 9, a cui è stata valutata Lactalis Usa. Quindi il prezzo pagato, dice il cda, è giusto.

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