Prende il via stamattina l'offerta pubblica di acquisto sulla Pirelli a 15 euro per azione, lanciata da ChemChina e dalla cassaforte italiana Camfin tramite Marco Polo Industrial Holding (il veicolo controllato al 65% dal colosso asiatico) e volta al delisting del gruppo industriale milanese. Il percorso era stato avviato con gli accordi firmati a marzo ed è poi proseguito con i complessi patti parasociali, i passaggi di quote azionarie e la recente approvazione del prospetto in Consob. L'offerta termina il 13 ottobre e riguarda il 76,5% del capitale ordinario oltre a 12 milioni di titoli di risparmio per un valore complessivo di 5,6 miliardi.
Il prospetto mette, tuttavia, la parola fine alle speranze di chi sul mercato scommetteva su un rilancio da parte dell'offerente o su un corrispettivo più elevato per l'esercizio del diritto di recesso rispetto ai 15 euro previsti. Marco Polo Holding non pagherà più di 15 euro per azione. Il prezzo è blindato. E il documento è piuttosto chiaro a riguardo: se il corrispettivo del recesso dovesse risultare superiore, Marco Polo Industrial Holding chiederà la quotazione dei propri titoli contestualmente alla fusione con Pirelli, cosicché ai soci recedenti saranno assegnate azioni di Marco Polo e non contanti. In quest'ultimo caso in particolare, si legge nel documento, «è opinione dell'offerente che agli azionisti ordinari e di risparmio dell'emittente che non abbiano aderito alle offerte non spetti il diritto di recesso». E in effetti a Piazza Affari il gruppo leader nei pneumatici premium ha chiuso la seduta praticamente invariato a 15,01 euro (+0,2%).
Se Marco Polo Holding arriverà a detenere almeno il 55% di Pirelli, una volta terminata l'offerta pubblica d'acquisto, procederà alla fusione con la Bicocca, dopo aver sottoposto la scelta al voto dell'assemblea straordinaria dei soci del gruppo milanese che avranno diritto al recesso ma entro il tetto dei 15 euro. L'integrazione tra ChemChina e Pirelli, si legge sempre nel documento, richiederà almeno due-tre anni. La riorganizzazione del gruppo passerà dalla separazione di Pirelli Industrial che sarà unita in joint venture ad attività strategiche di ChemChina per poi confluire in Aelous (partecipata al 42,5% da ChemChina). Dal riassetto nascerà il quarto operatore mondiale del settore degli pneumatici industriali.
In ogni caso, anche una volta terminata l'integrazione, secondo le intese e i patti siglati la scorsa primavera, sede e know-how saranno mantenuti in Italia e sarà garantita la continuità dell'attuale struttura manageriale. In particolare, Marco Tronchetti Provera sarà amministratore delegato e vicepresidente esecutivo del gruppo.
I 5,6 miliardi di esborso complessivo previsto per l'Opa saranno messi a posizione di Marco Polo Industrial Holding, per 2,1 miliardi da «apporti di capitale da parte del suo socio unico HoldCo» e per 3,6 miliardi da finanziamento bancario.Un pool di istituti ha messo a disposizione linee di credito per complessivi 4,4 miliardi.
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