È partita l'offensiva del Fisco. Nel mirino ci sono gli autonomi e i versamenti Irpef. La Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Entrate hanno dato il via ad una raffica di controlli per accertare il tax gap tra l'Irpef effettivamente versata e l'imposta realmente dovuta. Come sottolinea ilSole 24 Ore, questo tipo di controlli e soprattutto il monitoraggio dei soggetti a rischio è rilevato anche nell'allegato alla Nadef che registra al 68,2 per cento la differenza tra quanto incassato dal Fisco e quanto dovuto dai contribuenti.
Il conto è presto fatto: all'appello mancherebbero ben 33,2 miliardi. Un dato, quello dell'Irpef, che mette in allarme il sistema fiscale. La percentuale di differenza tra quanto dovuto e quanto versato fa scattare una serie di controlli. Le Fiamme Gialle infatti hanno deciso di incrociare i dati che arrivano dall'anagrafe tributaria per i periodi di imposta che vanno dal 2014 al 2017. Di fatto i professionisti finiti nel mirino sono tutti coloro che hanno omesso nella dichiarazione dei redditi compensi per prestazioni da lavoro superiori ai 50mila euro.
E qui scatta la vera e propria black list del Fisco. Si tratta, in questa prima fase, di una lista di 2000 persone che saranno sottoposte a verifiche e controlli da parte degli 007 informatici delle Fiamme Gialle. Inoltre la Guardia di Finanza ha anche chiesto informazioni all'Inps per verificare la posizione lavorativa e contributiva di alcuni soggetti finiti nella lista nera. Le Entrate e la Gdf hanno assegnato un valore di rischio ad ogni contribuente. Il livello 100 è quello massimo.
In questo caso scatterebbero le verifiche e i controlli mirati per accertare la situazione con tre parametri: rischio fiscale, rischio criminalità organizzata e rischio riciclaggio. Insomma l'offensiva finale del Fisco è partita e non si fermerà certo qui. La black list di 2000 contribuenti è destinata ad allargarsi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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