Economia

In pensione subito? Occhio alla data dell'1 marzo

Entro il 1° marzo, alcune categorie di lavoratori possono compilare la domanda per la pensione anticipata: ecco chi ne avrà diritto

In pensione subito? Occhio alla data dell'1 marzo

Entro il 1° marzo sarà possibile presentare domanda per andare in pensione anticipatamente. Ovviamente, la misura riguarda soltanto una determinata categoria di lavoratori, ossia chi ha raggiunto i 41 anni di contributi indipendentemente dall’età. Come succede per altri casi simili, l'istanza andrà presentata tramite la modulistica messa a disposizione dal sito dell’Inps.

Le categorie di lavoratori

I lavoratori precoci che possono richiedere la pensione anticipata sono coloro i quali, a 19 anni, avevano già messo da parte 12 mesi di contributi. Per questi lavoratori, a prescindere dall’età, possono fare la domanda con il raggiungimento dei 41 anni di contributi. A fare la differenza, però, sarà l'attività svolta: infatti, la richiesta può essere inoltrata dai "lavoratori dipendenti disoccupati (iscritti al centro dell’impiego e in possesso della DID), a causa di un licenziamento individuale o collettivo, per giusta causa o risoluzione consensuale, che abbiano terminato da almeno 3 mesi, la fruizione della disoccupazione Naspi o altra indennità spettante Inps", come scrive il Corriere.

Non saranno gli unici: la pensione anticipata potrà essere richiesta ai dai caregiver, quella fascia lavoratori dipendenti e autonomi che assistono da almeno sei mesi "il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi della legge 194". La misura riguarda anche i lavoratori con una percentuale di invalidità civile superiore o uguale al 74% e coloro i quali svolgono le attività usuranti o particolarmente gravose svolte per almeno sette degli ultimi dieci anni dell'attività lavorativa.

Ecco le attività usuranti

Ma quali sono queste attività usuranti? Ne elenchiamo alcune, quelle principali che vengono svolte da operai nell'industria estrattiva, edilizia e chi fa manutenzione di edifici; chi guida macchinari mobili per le costruzioni o i conduttori delle gru; chi conduce camion e convogli ferrioviari. Accanto a loro, in tempo di Covidi, è chiaramente lavoro gravoso anche il "personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni". Ne fanno parte anche gli insegnanti della scuola, gli asili nido e di infanzia, i facchini e gli addeti allo spostamento delle merci, il personale di pulizia e gli operatori ecologici, gli operai in agricoltura, zootecnia e pesca, sia costiera che d'alto mare. Infine, sono considerati lavori gravosi tutti quelli notturni, i "lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nella normativa del D.Lgs. n. 67/2011".

All'inizio abbiamo detto che, per compilare la domanda, bisogna collegarsi con il portale Inps: per accedere alla propria area riservata, però, sarà necessario autenticarsi con Spid, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o Carta d’Identità Elettronica (CIE).

In alternativa, la compilazione e l’invio delle domande per la pensione anticipata potranno essere a cura di un patronato della propria zona di residenza.

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