Economia

Scatta il ricalcolo sulle pensioni: tutti i nuovi assegni

Il mese di aprile vedrà alcuni aumenti sugli importi pensionistici grazie alla rivalutazione Istat e il cambio delle aliquote: ecco cosa cambia sulle cifre

Scatta il ricalcolo sulle pensioni: tutti i nuovi assegni

Buone notizie sugli importi pensionistici di aprile: innanzitutto, si avrà una rivalutazione dell'1,7% che avviene in maniera automatica adeguando gli assegni sia al costo della vita che al basso tasso di inflazione Istat. Per questo motivo, la liquidazione per i pensionati sarà più corposa grazie alla differenza maturata dal 1° gennaio. La misura del 100% la otterranno le pensioni che arrivano fino a quattro volte il minimo, "mentre quelle di importo compreso tra 4 e 5 volte il minimo" l'avranno pari al 90% della quota di aumento e quelle superiori a cinque volte la quota base beneficeranno dell'incremento soltanto per il 75%.

Quali sono i nuovi importi

Grazie all’adeguamento Istat, quindi, le pensioni minime salgono a 523,83 euro mensili (6.809,79 euro l'anno) e l’assegno sociale avrà un importo complessivo di 468,10 euro al mese (6.085,43 euro annui). Come riporta Laleggepertutti, per gli invalidi civili e i sordomuti la pensione maturata sarà di 291,69 euro mentre i ciechi beneficeranno di 215,35 euro al mese (cecità parziale) e 315,45 euro (cecità totale). Aumenti più consistenti, però, si avranno grazie riforma Irpef dell’ultima legge di Bilancio con un aumento medio di circa 210 euro l'anno. Come abbiamo visto sul Giornale.it, le aliquote passeranno da cinque a quattro scaglioni (23%, 25%, 35% e 43%) con un limite di prelievo diminuito dal 27% al 25% per il secondo scaglione (reddit tra 15mila e 28mila euro l'anno) e dal 38% al 35% per il terzo scaglione (redditi compresi tra 28mila a 50mila euro).

Il taglio delle aliquote sarà a favore delle pensioni medio-alte: i pensionati della fascia 15-30mila euro l'anno avranno un incremento medio di 167 euro, quelli con redditi 30-50mila euro l’aumento sarà di 308 euro. Chi fa parte della fascia ancora più alta tra 50 e 70mila euro l'anno, avranno incrementi medi di quasi 500 euro in più. Al di sopra, però, il beneficio si riduce perché l’aliquota massima del 43% inizia ad operare per i redditi più alti di 50mila euro l'anno.

Cosa succede con le detrazioni fiscali

Per ogni pensionato, l’aumento dipende anche dal bilanciamento delle detrazioni con l’Assegno unico universale per i figli, che valgono soltanto per l'età superiore ai 21 anni; quelle per un'età più bassa vengono sostituite dall’assegno unico erogato Inps. Nel 2022, la detrazione per i redditi di pensione "sarà pari a 1.955 euro per redditi complessivi fino a 8.500 euro annui (è questa la nuova soglia della no tax area, che nel 2021 era di 8.174 euro, con una detrazione di 1.800 euro). Sopra gli 8.500 euro la detrazione scende gradualmente al crescere dei redditi, fino ad azzerarsi oltre i 50mila euro annui".

I pagamenti

Con la fine dello stato d'emergenza, Poste Italiane ha fatto sapere che dal 1° aprile tornerà il normale calendario di pagamento delle pensioni: i titolari di un libretto di risparmio, di un conto Bancoposta o di una carta Postepay Evolution riceveranno l’accredito il primo giorno del mese.

Per chi decidesse di ritirarla in contanti, invece, dovrà presentarsi allo sportello nei giorni compresi tra il primo e il sesto di ogni mese in base alla lettera dell'alfabeto decisa dall’ufficio postale.

Commenti