Pirelli ha aperto ieri il valzer delle debuttanti con il maggiore collocamento dell'anno in Europa: saranno messi in vendita tra i 350 e i 400 milioni di titoli ceduti (35-40% del capitale) dagli attuali azionisti a un prezzo compreso tra i 6,3 e gli 8,3 euro, pari a una valorizzazione della società di 6,3-8,3 miliardi. L'operazione si chiuderà il 28 settembre mentre il ritorno in Borsa a due anni dal delisting della «start up con 150 anni di storia», come l'ha definita Marco Tronchetti Provera, ad del gruppo, è prevista per il 4 ottobre, come ribadito ieri nel corso della presentazione alla stampa alla Bicocca degli Arcimboldi. Tronchetti ha poi confermato l'addio nel 2020: «Me ne andrò a 72 anni dopo aver lavorato per trent'anni in Pirelli. Il nome del successore è già pronto ed è in azienda».
«L'elevato interesse rilevato in pre marketing per il collocamento di Pirelli, potrebbe poi sostenere le operazioni future» ha poi attestato Marco Graffigna di Banca Imi, tra gli sponsor dell'operazione. L'esperto parla addirittura di 500 società quotatili, in teoria, nel Paese.
In effetti, dopo anni di magra, sono almeno una ventina le società a che vogliono approfittare del boom di mercato e della ripresa economica per assicurarsi un posto a Palazzo Mezzanotte. Insieme a Pirelli ai blocchi di partenza c'è Gima TT, l'azienda che confezione sigarette della famiglia Vacchi il cui collocamento (fino al 38,5% del capitale), rivolto agli investitori istituzionali, è previsto dal 18 al 28 settembre a 9,6-12,5 euro per azione (pari a una valorizzazione di 845 milioni e 1,1 miliardi). È in arrivo anche Gamenet Group, quarto operatore italiano nei giochi, controllato da Tcp Lux Eurinvest e con un giro d'affari da un miliardo. Le tre società condividono l'approdo sul listino principale e la modalità di collocamento attraverso l'Opv, ovvero la messa in vendita di titoli esistenti che permetterà ai rispettivi soci di fare cassa. In pista ci sono anche due utility: Compagnia Valdostana Acque, controllata dalla Regione, che conta su un miliardo di fatturato e la toscana Estra che punta collocare fino al 49% del capitale, forse già a novembre. A giorni poi il cda di Eataly dovrebbe dare il calcio di inizio alla procedura che, entro la prossima primavera, porterà sul mercato il 33% del capitale dei supermercati di Oscar Farinetti tramite, anche in questo caso, un'Opv. Sull'Aim Italia, il listino per le micro società, sono attesi dieci ingressi entro fine del 2017. Fra questi ci sono Portale Sardegna, Agrimaster, Dba e My Best Group.
A puntare su Piazza Affari, anche se non prima di qualche mese, ci sono poi: Le Frecce, Open Fiber, Esselunga, De Cecco, Illy Caffè ed Equita sim, almeno secondo indiscrezioni di mercato. Occhi puntati poi sulla moda, da Versace a Furla fino a Valentino e Liu-Jo: i fondi azionisti dei diversi brand stanno considerando l'exit strategy grazie al buon andamento dei listini.
Ottobre dovrebbe infine essere contraddistinto da un altro ritorno sul listino milanese: quello di Mps. Dopo la sospensione delle contrattazioni dello scorso dicembre, il burden sharing e la ricapitalizzazione precauzionale del Tesoro, lo Stato dovrebbe collocare parte della propria partecipazione sul mercato.
Sul circuito di contrattazione secondario (Otc), i titoli di Rocca Salimbene passano di mano intorno ai 4,4 euro (pari a una valorizzazione della banca senese di 5 miliardi), meno di quanto pagato dallo Stato per la sottoscrizione dei titoli della ricapitalizzazione (6,48 euro per azione) e di quanto previsto per la conversione dei bond (8,65 euro per titolo).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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