Economia

L'Inps ora "tifa" per la Fornero. Rischio botta dopo Quota 100

Il presidente dell'Inps, Tridico, traccia lo scenario per il 2022: "Garantire uscita anticipata solo per gravosi e usuranti"

L'Inps ora "tifa" per la Fornero. Rischio botta dopo Quota 100

Un'uscita anticipata dal mondo del lavoro riservata alle categorie inerenti ai lavori gravosi, unita alla creazione di una pensione di garanzia per i più giovani. È questo lo scenario tratteggiato da Pasquale Tridico nel corso di un intervento a SkyTg 24 in vista del post Quota 100, che terminerà la sua sperimentazione nel 2021.

"L'idea è quella di proporre un'uscita anticipata solo per le categorie relative a lavori gravosi e usuranti", ha spiegato il presidente dell'Inps, aggiungendo che dovrebbe essere questo "il sentiero da percorrere insieme a quello che dovrebbe portare alla creazione di una pensione di garanzia per i giovani che, in un sistema contributivo puro, rischiano di avere pensioni sotto la soglia di povertà".

Per Tridico è inoltre necessario alzare questo livello, intervenendo anche durante "la stessa vita lavorativa del giovane riempiendo i buchi contributivi: ad esempio, coprendo anche gli anni dedicati allo studio, fino alla laurea, in maniera più generosa sulla falsa riga del modello tedesco". "Nel sistema contributivo nel quale tutti i nuovi lavoratori dal 1996 in poi si inseriscono", ha sottolineato ancora Tridico, "molti rischiano di non raggiungere delle pensioni al di sopra della soglia di povertà. Per questo", aggiunge, "è necessario anche nel sistema contributivo un sistema di pensione in cui anche i giovani che oggi lavorano possano avere una pensione non al di sotto di quella soglia".

Il piano di Tridico

Detto altrimenti, il piano annunciato da Tridico è abbastanza chiaro. Innanzitutto Quota 100 andrà ad esaurirsi nel 2021, come più volte anticipato nei mesi scorsi. Il punto è che il presidente dell'Inps ha di fatto suggerito di concedere l'uscita anticipata dal mondo del lavoro soltanto a coloro i quali sono impegnati nei lavori gravosi e usuranti. E gli altri lavoratori? Dovranno in qualche modo armarsi di pazienza e temporeggiare. Affidandosi magari alla legge Fornero, che prevede il pensionamento all'alba dei 67 anni.

Se proprio vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno nelle parole di Tridico, possiamo fare un enorme sforzo e ascoltare le sue affermazioni relative al debito dell'Inps. "Finché il debito dell'istituto fa parte del bilancio dello Stato il suo debito è un debito del Paese", ha precisato il presidente dell'omonimo istituto. Tradotto: non c'è motivo di preoccuparsi per le pensioni.

In ogni caso, tornando al tema del pensionamento, l'effettivo smantellamento di Quota 100 dovrebbe prevedere un disegno di legge delega che. Certo è che quanto previsto dalla suddetta misura resta ancora attivo, ma più voci del governo hanno già puntato i piedi dichiarandone l'improrogabilità.

Insomma dopo il 2021 scatterà una nuova riforma che l'esecutivo sta ancora studiano.

Commenti