Accessi, accrediti e pagamenti: cosa cambia sulle pensioni col virus

Da lunedì cinque uffici di Poste italiane rientreranno in funzione: quattro in altrettanti comuni della provincia di Lodi e uno in quella di Padova

Accessi, accrediti e pagamenti: cosa cambia sulle pensioni col virus

Si torna lentamente alla normalità: poste di nuovo aperte nelle zona rossa del Nord Italia in cui sono stati registrati i due focolai del nuovo coronavirus.

Da lunedì cinque uffici di Poste italiane rientreranno in funzione: quattro in altrettanti comuni della provincia di Lodi e uno in quella di Padova. Il personale residente nell'area è stato richiamato al lavoro per consentire il pagamento delle pensioni a a partire dal primo giorno di marzo.

Le pensioni di marzo, dunque, saranno regolarmente messe in pagamento, come nel resto del Paese, anche nelle poste di Codogno, Casalpusterlengo, Castiglione d'Adda e San Fiorano, in provincia di Lodi, e a Vo', in provincia di Padova. Si tratta proprio delle zone in cui il coronavirus ha colpito più forte.

Il gruppo Poste italiane ha comunicato anche che sono regolarmente in funzione anche gli atm postamat degli uffici postali di Codogno, Casalpusterlengo, Castiglione d'Adda e Somaglia. Da sottolineare come nella zona sia anche possibile prelevare agli sportelli atm delle banche senza necessità di pagare commissioni.

La nota di Poste italiane: tra novità e precauzioni

L'azienda ha rilasciato altre importanti informazioni. Intanto in tutto il territorio italiano i titolari di un conto bancoposta, di un libretto di risparmio oppure di una postepay evolution, hanno la possibilità di richiedere, gratis, l'accredito alla pensione. Chi ha già scelto l'accredito della pensione e possiede una carta postamat, carta libretto e postepay evolution può prelevare i contanti negli oltre 700 postamat.

La nota di Poste italiane scende ulteriormente nel dettaglio. I pensionati che invece riscuoto ancora la pensione in contanti e risiedono nei Comuni soggetti a restrizioni “potranno rivolgersi a uno degli uffici sopra elencati, secondo i seguenti riferimenti: Casalpusterlengo assicurerà il pagamento delle pensioni anche per Somaglia, Terranova dei Passerini e Zorlesco; Castiglione d'Adda anche per Bertonico e Cavacurta; Codogno anche per Maleo; San Fiorano anche per Fombio”.

Ovviamente il personale degli uffici prenderà ulteriori precauzioni sanitarie per ridurre a zero il rischio coronavirus. Poste italiane e Comuni ribadiscono che sarà fatto tutto quel che c'è da fare per salvaguardare la salute degli utenti e dei dipendenti dell'azienda. Negli uffici riaperti al pubblico è stato richiamato solo il personale risiedente nella zona rossa; non ci saranno dunque accessi di persone provenienti da altri Comuni.

I dipendenti, dopo essere

stati istruiti sulle precauzioni da osservare in pubblico, indosseranno apposite mascherine. Tra le altre norme, per evitare un eccessivo affollamento, gli ingressi negli uffici aperti saranno contingentati.

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