Tredici gruppi possono vantare una raccolta netta positiva mensile superiore ai 100 milioni. In testa a tutti Poste Italiane (588 milioni) che, in attesa di essere collocata in Borsa, scalda i motori nel risparmio gestito. Seguono, nell'ordine, Deutsche asset&wealth management (451 milioni), Azimut (383), Morgan Stanley (382), Am Holding (329), Invesco (314), Jp Morgan asset mangement (264) e Mediolanum (206 milioni). Tra i 100 e i 200 milioni, figurano poi i gruppi Pioneer-Unicredit (184 milioni), State Street global advisors (144), Ubs (136), Acomea (121) e Arca (109). Raccolta netta a due cifre, invece, per Credito Emiliano (83 milioni), Axa (70), gruppo Banca Sella (48), Banca Finnat Euramerica (15) e Pfm (10 milioni). Chiudono infine l'elenco delle società in attivo nel mese, Tages (9 milioni), Finanziaria Internazionale (8), Hedge Invest (4), Ing Direct (2) e Finance Partners (2 milioni).
Sul versante opposto, cioè tra i gruppi in cui invece sono prevalsi i riscatti, sono finiti il gruppo Generali (-2,2 miliardi), Banca Carige (-473 milioni), Bnp Paribas asset management (-415), Amundi group (-232) e Franklin Templeton (-214). In territorio negativo anche la raccolta mensile relativa ai gruppi Allianz (-129 milioni), Pensplan Invest (-118), Ubi Banca (-115), Credit Suisse (-104) e Banca Esperia (-103).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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