"Prezzi alle stelle": adesso manca pure l'asfalto per le strade
13 Marzo 2022 - 12:01L'aumento dei prezzi delle materie prime mette in crisi edilizia privata e pubblica. Il Comune di Milano spenderà il doppio dell'anno scorso per l'energia

Cantieri edili. Asfalto. Interventi di ordinaria manutenzione. Su tutti aleggia l'ombra della crisi dei prezzi, conseguenza della guerra che infiamma in Ucraina. I materiali da costruzione rientrano nella lunga lista di beni che nelle ultime settimane hanno subito dei rincari da capogiro. E così i cantieri rischiano il blocco.
Il bitume, ad esempio. A inizio ottobre costava 285 euro a tonnellata, ora oscilla tra i 600 e i 700 euro. In queste condizioni, continuare a lavorare è quasi impossibile: "Resistiamo ancora per qualche giorno, per permettere ai clienti di chiudere i cantieri", spiega a Repubblica Milano l'amministratore delegato di Milano Bitumi, Giorgio Mainini. Ma il problema è ben più vasto di qualche buca da tappare con l'asfalto. Pierfrancesco Maran, assessore ai Lavori pubblici del capoluogo lombardo, ammette: "Arrivano segnali di grande preoccupazione da ogni cantiere", e quindi da scuole pubbliche da riqualificare, opere pubbliche da completare e via dicendo. In attesa dei prossimi provvedimenti del governo, l'assessore auspica "un intervento da Roma che consenta un adeguamento dei costi definiti nelle gare". Perché il problema, oltre che sostanziale, è pure formale. La legge vieta infatti alle aziende che vincono bandi pubblici di ritoccare le cifre pattuite, neppure in caso di emergenze come quella attuale. E così le imprese non possono più permettersi di lavorare.
A tracciare lo scenario è Regina De Albertis, presidente di Assoimpredil Ance, che riunisce le imprese edili delle province di Milano, Lodi e Monza e Brianza. La situazione, commenta, "è fuori controllo" e l'impennata dei prezzi di gas, energia e materie prime rende insostenibili gli investimenti: "Gli impianti che riforniscono i nostri cantieri stanno chiudendo". Aziende siderurgiche, fonderie e altre imprese di tutta la Lombardia sono in fermo produttivo. Il problema è che non sono si fatica a portare a termine i lavori, ma i bandi andranno deserti perché nessuna azienda potrà sobbarcarsi costi simili. Come le casse dei privati, anche l'erario pubblico soffre il boom dei prezzi: tra luce, gas e illuminazine pubblica il Comune di Milano spenderà quest'anno 130 milioni di euro, il doppio di quanto pagato nel 2021.