RaiWay si scopre scalabile EiTowers poteva fare l'Opa

Fu fermata dal governo. E il Pd insiste: «Va blindata»

È finito con l'archiviazione il procedimento aperto due anni fa per manipolazione del mercato nei confronti del management di Ei Towers, società delle torri partecipata al 40% da Mediaset, sul tentativo di scalata del febbraio 2015 su RaiWay. Il documento del tribunale, anticipato da Repubblica, contiene novità importanti sottolineando che rispetto all'andamento del titolo Ei Towers in Borsa non sussiste dolo perchè Ei Towers sarebbe stata effettivamente interessata alla scalata che poi non andò in porto. Ma ciò che più conta è che nel provvedimento del giudice è chiaramente sottolineato che le «clausole» che il governo ha messo per mantenere in mano pubblica il 51% della società delle torri che fanno capo alla Rai al momento della sua quotazione sono deboli e che la società è scalabile.

Fatto, questo, che ha fatto subito alzare gli scudi al Pd, visto che è stato il governo Renzi a mettere i bastoni tra le ruote all'operazione che, secondo tutti gli analisti, avrebbe avuto un importante senso industriale. Risultato: un deputato del partito democtratico ha già chiesto di inserire immediatamente norme che rendano impossibile la scalata a RaiWay.

La vicenda risale al febbraio 2015, quando la società guidata da Guido Barbieri lanciò un'offerta pubblica di acquisto e scambio che fissava il valore di Rai Way a 1,22 miliardi, 370 milioni in più rispetto a quello dell'Ipo. Una circostanza che provocò movimento sul mercato azionario, con entrambi i titoli in sostenuto rialzo. Da qui l'indagine promossa presso il tribunale di Milano.

La questione arrivò sul tavolo del governo e della Consob che considerarono l'operazione irrealizzabile a causa del decreto emesso dalla Presidenza del consiglio dei ministri che prevede espressamente che il 51% dell'azienda rimanga in mano pubblica. Un provvedimento che però, secondo il decreto d'archiviazione del tribunale, non sarebbe sufficiente per bloccare una scalata.

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