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Renault peggiora la malattia dell'auto

Conti sotto le attese, crolla il titolo (-7%). E Stellantis paga caro gli scioperi negli Usa

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Giornata difficile ieri in Borsa per Stellantis (-3,65%) e soprattutto Renault (-7,15%). E mentre sul gruppo guidato da Luca De Meo, che ieri ha presentato conti del terzo trimestre sotto le stime, oltre al deprezzamento valutario, ad aver pesato sarebbero state le perplessità a proposito della quotazione di Ampere (veicoli elettrici e software), già rinviata una volta e prevista entro giugno del 2024; per Stellantis, secondo un analista, a incidere è «il momento di disaffezione della Borsa sul settore per i segnali di recessione». Ma preoccupa anche il prolungarsi dello sciopero proclamato a metà settembre dal sindacato Uaw che ha bloccato le produzioni anche di Gm e Ford negli Stati Uniti.

Da considerare, inoltre, sono le recenti affermazioni del numero uno di Tesla, Elon Musk, il quale ha fornito notizie non del tutto rasserenanti sulle prospettive della Casa automobilistica. Per la prima volta la società ha infatti mancato sia gli utili sia i ricavi dal secondo trimestre del 2019. Una conseguenza che deriva del forte taglio applicato ai listini. Il tycoon, inoltre, è preoccupato per lo stato dell'economia generale. Timori, quelli espressi da Musk, che riguardano l'intero settore alle prese, per di più, con una complessa e costosa transizione energetica. Il faro dei costruttori è infatti puntato sui tassi di interesse elevati che rendono ancora più difficile per i consumatori acquistare auto, soprattutto se dovessero crescere ulteriormente.

Stellantis, dal canto suo, a causa dei continui maggiori costi causati dagli scioperi Uaw negli Stati Uniti, ha deciso di annullare le esposizioni e le presentazioni previste al Ces 2024, la più grande fiera tecnologica al mondo, prevista per gennaio 2024 a Las Vegas. Una scelta sofferta, vista l'importanza delle vetrina. «Alla luce dello stato attuale delle trattative negli Stati Uniti, preservare i fondamentali aziendali e, quindi, proteggere il futuro dell'azienda è una priorità assoluta per il team di leadership di Stellantis. Essere secondi a nessuno nella creazione di valore per gli stakeholder, i clienti, i dipendenti e gli investitori è una componente chiave del piano Dare Forward al 2030», spiega una nota del gruppo.

In proposito, Bill Ford, presidente esecutivo di Ford Motor Company, sui danni che l'agitazione sta causando, ha lanciato un allarme: «In gioco è il futuro dell'industria dell'auto americana».

Stellantis, infine, ha definito un accordo con Dongfeng per la cessione di tre impianti basati in Cina e attualmente di proprietà delle imprese associate Dongfeng Peugeot Citroën Automobile.

Dongfeng continuerà, comunque, a gestire le vendite dei marchi Peugeot e Citroën sotto la Grande Muraglia.

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