Coronavirus

Rimborsi sbloccati e più veloci per chi è in debito con il Fisco

Nel nuovo decreto nuove norme sul fisco tra cui lo stop del blocco ai rimborsi del fisco per le imprese con cartelle iscritte a ruolo

Rimborsi sbloccati e più veloci per chi è in debito con il Fisco

Le imprese e i contribuenti con cartelle superiori a mille euro potranno comunque ottenere il rimborso da parte del fisco in sede di dichiarazione. Si tratta di una delle nuove misure che dovrebbero far parte del nuovo decreto del governo per andare incontro alle difficoltà economiche che stanno vivendo imprese, autonomi e partite Iva.

Nei fatti, con questo provvedimento sarà impedita all'ex Equitalia di bloccare la procedura di rimborso nei confronti di quelle imprese e contribuenti che hanno una cartella superiore a mille euro iscritta ai ruoli. Una sorta di mini tregua fiscale accompagnata dalla sospensione del pignoramento del quinto dello stipendio e dei conti correnti.

Sul versante fiscalità, inoltre, dovrebbe essere previsto il blocco dei versamenti Iva, delle ritenute e dei contributi per il periodo bimestrale aprile-maggio anche per quei soggetti giuridici con un volume d'affari superiore ai 10 milioni di euro e che abbiano subito, dimostrandolo, una calo del fatturato tra il 25 e il 33%, data che andrà a definirsi con il provvedimento del governo mentre è certo che sarà data la possibilità di pagare le somme dovute in un'unica soluzione o con 5 rati di pari importo.

Un pacchetto sul fisco che dovrebbe consentire a famiglie e imprese di avere maggiore liquidità nel portafogli in questo periodo di difficoltà finanziarie dovuta al blocco economico causato dall'avanzata della pandemia di Coronavirus. Così, oltre alla moratoria, ai rinvii o sospensioni, sarà prevista anche una linea di salvataggio per chi ha commesso degli errori dovuti alla difficoltà di comprendere se rientrava o meno in una delle fattispecie previste per accedere alle misure del governo.

Altro intervento potrebbe riguarda le certificazioni uniche. Il rispetto della scadenza del 31 marzo per la trasmissione dei dati reddituali per l'anno 2019 all'Agenzia delle entrate riscossione (necessaria per fa partire la campagna di predisposizione del 730/2020 il cui modulo pre-compliato sarà consultabile on line a partire dal 5 maggio). Per andare incontro a coloro i quali abbiano avuto difficoltà nella presentazione del CU, soprattutto nelle aree più colpite dal Covid-19, potrebbe essere prevista la possibilità di spedire o consegnare la certificazione in ritardo senza che siano applicate sanzioni.

Stop, inoltre, ai versamenti per le rate degli avvisi bonari e degli altri atti di contestazione che fino ad ora non erano state conteggiate nelle misure del governo costringendo i contribuenti a continuare a pagare, nonostante il congelamento dei termini per le cartelle esattoriali.

Infine, intervento per evitare il blocco delle agevolazioni sull'acquisto prima casa per coloro i quali non siano riusciti a spostare la propria residenza entro il termine dei 18 mesi precedentemente previsto.

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