Per nove italiani su dieci (86%) le infrastrutture sono fondamentali per lo sviluppo del Paese ed è importante potenziarle (81%). Inoltre, per quasi sette su dieci (65%) gli investimenti in questo settore sono il modo migliore per impiegare il denaro pubblico. È quanto emerge da una ricerca effettuata dall'Ispo per l'Anas.
«Gli opinion leader - ha affermato il numero uno di Ispo, Renato Mannheimer - sostengono che un piano infrastrutturale dovrebbe essere tra le priorità del governo (68%) e che le grandi opere sono un modo per uscire dalla crisi (71%)». Ma quello che più colpisce, è che circa la metà del campione intervistato ritiene le opere necessarie sia per l'aumento occupazionale (34%) che per potenziare lo sviluppo economico del Paese (14%).
«C'è una profonda consapevolezza che sviluppo economico, benessere, occupazione, migliore accessibilità e fruizione dei servizi passino necessariamente attraverso un potenziamento del sistema infrastrutturale», ha osservato il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci. Il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha colto l'occasione per sottolineare la necessità di non rinegoziare ogni anno in sede di legge di Stabilità i fondi per gli investimenti nelle infrastrutture. «Se un settore è strategico - ha detto - gli va destinata una quota fissa del Pil e lo 0,3% può essere un parametro giusto».
L'indagine è servita anche a monitorare per la prima volta la brand awareness dell'Anas.
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