Economia

Risorse private per le nostre pmi: una soluzione buona e giusta

Quando si dice che è fondamentale il sostegno all'economia reale del nostro Paese vuol dire, in modo particolare, preoccuparsi e occuparsi del destino delle piccole e medie imprese

Risorse private per le nostre pmi: una soluzione buona e giusta

Quando si dice che è fondamentale il sostegno all'economia reale del nostro Paese vuol dire, in modo particolare, preoccuparsi e occuparsi del destino delle piccole e medie imprese. Ovvero, del pilastro del sistema produttivo italiano. La storia è nota, purtroppo. Nel Belpaese le pmi non hanno mai goduto di eccessiva attenzione, per usare un eufemismo garbato. Eppure, nonostante l'evidenza di mille difficoltà e di una politica industriale che le ha sempre trascurate, esse rimangono il soggetto di maggior valore.

E siccome per le pmi le cattive notizie si aggiornano sempre, dopo l'estate arriverà a scadenza la loro posizione debitoria verso gli istituti di credito a seguito del piano di moratoria predisposto durante la fase acuta della pandemia. Con le conseguenze che possiamo immaginare visto il quadro economico più che precario e le prospettive perlomeno nebulose. Ecco perché ho colto un segnale incoraggiante nella proposta del presidente della Consob, Paolo Savona, che sottoporrà all'attenzione di governo e Parlamento. In pratica, ha pensato a uno «scudo» per la protezione dei risparmi di individui e famiglie davanti all'incertezza e al carovita che preveda investimenti nell'economia reale. Quella più esposta agli squilibri cui stiamo assistendo.

In estrema sintesi: il risparmio degli italiani a sostegno delle aziende italiane. Qualcosa di simile ai Pir (Piani Individuali di Risparmio) introdotti nel 2017. Adoperarsi per mettere in relazione e quindi incanalare il risparmio nostrano verso le iniziative produttive delle imprese italiche parrebbe cosa buona e giusta. Un'opportuna alternativa attraverso la piattaforma del mercato borsistico al credito bancario. Visto che, dato lo scenario internazionale, le banche si sono immediatamente messe sulla difensiva. Risultato: non prestano più denari a nessuno. E quel nessuno significa soprattutto verso la realtà oggettivamente più in affanno: le pmi. Specie le piccole. Ecco perché ho parlato di storia nota! Attendiamo gli sviluppi. Ma bisogna correre.

Senza denari freschi si blocca tutto.

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