Il risparmio gestito accelera: a settembre raccolti 8 miliardi

Una raccolta netta di 8,7 miliardi di euro che porta il totale da inizio anno oltre il muro dei 120 miliardi. Sono questi i dati principali dell'industria italiana del risparmio gestito a settembre 2015 in base ai dati pubblicati da Assogestioni. Un mese quindi ancora molto positivo per fondi e gestioni dove però è emersa una importante differenza rispetto ad agosto e ai primi otto mesi dell'anno: le gestioni di portafoglio, cioè l'aggregato di gestioni patrimoniali per il pubblico retail e quelle per gli istituzionali, hanno registrato una raccolta netta (5,9 miliardi) superiore a quella dei fondi comuni (2,8 miliardi). Da inizio anno sono però ancora i fondi a vantare i flussi maggiori in entrata (84,9 miliardi), ma le gestioni di portafoglio (35,3 miliardi) sembrano ora avere una marcia in più: vedremo se nei prossimi mesi questa tendenza sarà confermata. Nel frattempo, la categoria di fondi più gettonata resta quella dei flessibili (3,3 miliardi di raccolta netta e 44,5 miliardi da inizio anno) seguita dai fondi monetari euro (1 miliardo da settembre e 6 miliardi in tutto il 2015) e dai fondi azionari (70 milioni mensili e 6,2 miliardi nei primi 9 mesi dell'anno). In rosso, invece, il saldo mensile relativo sia ai bilanciati (-313 milioni a settembre e +11,1 miliardi da inizio anno) che agli obbligazionari (-1,3 mensile e +17 miliardi nel 2015). Quest'ultimi controllano il 43% del mercato, seguiti dai flessibili (24,9%), da quelli azionari (19,7%), dai bilanciati (7,2%) e dai monetari (4,3%).

Infine, si segnala un'altra inversione di tendenza mensile: i fondi comuni di diritto italiano hanno raccolto nel mese 1,8 miliardi, il doppio rispetto ai 988 milioni dei fondi di diritto estero. Questi ultimi, tuttavia, vantano un saldo positivo da inizio anno di 61,1 miliardi contro i 23,5 miliardi affluiti nei fondi di diritto italiano nei primi 9 mesi del 2015.