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Scossa al vertice Toyota . Si dimette il numero uno

Il nipote del fondatore lascia le redini, scelto un successore interno. I dubbi sul tutto elettrico

Scossa al vertice Toyota . Si dimette il numero uno

Colpo di scena, ma non per tutti, in casa Toyota. Akio Toyoda, 66 anni, nipote di Kiichiro, fondatore del colosso automobilistico giapponese, di cui è ad dal 2009, ha annunciato il passaggio del testimone a Koji Sato, 53 anni, già dirigente e da gennaio 2021 Chief branding officer.

Un colpo di scena non per tutti, però: secondo fonti, infatti, l'avvicendamento, fissato per il prossimo 1 aprile, era già programmato. Sempre da quella data, l'attuale presidente del Cda, Takeshi Uchiyamada, si dimetterà per diventare membro del consiglio.

A «spiazzare» è stata la tempistica e, soprattutto, la decisione di Toyoda di lasciare il ruolo operativo nel momento in cui le sue critiche alla svolta verso una mobilità solo elettrica si sono fatte più pressanti. Vero è che le dichiarazioni di Toyoda hanno dato un ulteriore impulso alle forti perplessità sull'imposizione del «tutto elettrico», in Europa dal 2035. «Le persone coinvolte nell'industria automobilistica sono in gran parte una maggioranza silenziosa - così il top manager un mese fa - e quella maggioranza silenziosa si sta chiedendo se i veicoli elettrici siano davvero ok come unica opzione. Ma pensano che sia la tendenza, quindi non possono parlare ad alta voce». E ancora: «Se tutto il parco auto giapponese fosse composto solo da auto elettriche, il Paese dovrebbe fronteggiare un enorme black-out; i costi per adeguare le infrastrutture a un parco del genere ammonterebbero tra 165 e 400 miliardi di euro». Tra le ricette proposte quella di convertire vecchie auto a emissioni zero, inserendo un motore elettrico o a idrogeno. «Con le sole vetture nuove a batteria - il pensiero di Toyoda - non saremo in grado di raggiungere la decarbonizzazione. Ecco perché bisogna considerare i veicoli sulle strade». La strategia attuale del gruppo, comunque, prevede tutte le alternative: dall'ibrido all'elettrico, dai biocarburanti all'idrogeno. E a dimostrazione di questa visione a 360 gradi, l'attuale ad ha confermato il prossimo lancio di una nuova piattaforma per auto elettriche. Nel 2021, inoltre, l'annuncio dell'obiettivo di vendere 3,5 milioni di vetture elettriche l'anno entro il 2030. Si guarda anche a soluzioni ibride «gas-elettrico».

Cosa accadrà ora? «Voglio essere un presidente che continua a produrre auto», ha affermato Koji Sato, futuro ad del gruppo, mentre per Akio Toyoda «il nuovo team può fare quello che io non posso fare; la prossima generazione creerà il futuro». I piani del suo successore, comunque, dovrebbero essere all'insegna della continuità.

Dagli Usa, intanto, la notizia che la Tesla di Elon Musk ha chiuso il quarto trimestre 2022 con risultati record (+59% di utile). Quest'anno, l'azienda dovrebbe produrre 2 milioni di unità. Ottimi i riscontri dal taglio dei listini.

A Wall Street, ieri, apertura boom: +11%.

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