Guerra in Ucraina

La Mercedes a "prova di bomba" dell’amico di Putin in Costa Smeralda

Una Mercedes totalmente modificata per resistere a ogni tipo di attacco terroristico è stata sequestrata a Usmanov, oligarca russo fedelissimo di Putin, in Sardegna: cosa ha deciso l'Ue e com'è la supercar

Sequestrata la Mercedes a "prova di bomba" dell’amico di Putin in Costa Smeralda

Il suo peso complessivo è di 4870 chilogrammi, quasi 5 tonnellate. Immatricolata il 6 giugno 2018, quel che balza subito all'occhio leggendo i dati messi a disposizione dal Pra (Pubblico registro automobilistico) è che una normale (apparentemente) Mercedes, certamente lussuosa e raffinata visto che si tratta della "Maybach S650 Guard VR10", alla voce "carrozzeria" è immatricolata come fosse un furgone e sotto la voce "specialità" viene riportato "veicolo blindato".

Chi è il proprietario oligarca

Il mistero è presto risolto: l'auto targata FN133YT e messa sotto sequestro pochi giorni fa appartiene a Alisher Usmanov, uno degli oligarchi fedelissimi di Putin che ogni estate attraversa con il suo mega yacht le acque della Costa Smeralda sostando per alcune settimane tra Porto Cervo e Porto Rotondo. Adesso, grazie alle sanzioni contro Putin, il mezzo non è più utilizzabile. Fonti del Corriere raccontano che dietro quei finestrini blindati si sarebbe spesso celata proprio la figura dello zar russo in alcune sue sortite super segrete in Sardegna.

Com'è la supercar

Il "mostro" possiede una carrozzeria e un sistema di sicurezza tali da essere anche a prova di Kalashnikov. L'auto, che pesa più del doppio rispetto alle "normali" Mercedes, è omologata per resistere agli attacchi con esplosivo (lo dice la sigla, VR10) e può proteggere dall’aggressione con armi d’assalto e proiettili blindati in acciaio. Non esiste nulla di paragonabile in circolazione sul mercato. Il prezzo del veicolo, sottolineato in neretto dal Pra, è di 532mila euro più qualche spicciolo, più del valore di tanti immobili con grosse metrature quadrate e ben arredati. La cilindrata è 5980, alimentazione a benzina e la sua classe d'uso ufficiale è privato. Interessante vedere come il veicolo non sia riconducibile direttamente a Usmanov ma a Machina, "Società a responsabilità limitata" con sede ad Arzachena, Comune di Sassari.

Soltanto le gomme hanno un valore di mercato pari a quello di una Panda, i finestrini sono spessi 10 centimetri e azionati da motori pneumatici perché quelli elettrici non sono in grado e gli sportelli si aprono e chiusono soltanto grazie a pistoni idraulici. È un’auto che si addice più ai re o ai capi di Stato, certamente non a un oligarca russo sulle strade smeralde durante le ex scorribande estive. Tra le annotazioni, il precedente proprietario della super Mercedes è stato soltanto uno, vale a dire che si è trattato o di un passaggio di proprietà oppure il riferimento è diretto a Machina srl, la società che fa capo alla Pavillac di Bermuda posseduta da Usmanov. La data dell'atto, stipulato tramite scrittura privata, è del 25 giugno 2018.

Il "congelamento" dall'Ue

Ancor più interessante è scoprire quanto detto in apertura: la macchina è posta sotto sequestro da una sentenza del 15 marzo 2022 a causa del Regolamento Ue numero 269 del 2014 concernente "misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina". La legge fu istituita il 6 maggio 2014 quando i capi di Stato e di governo degli Stati membri dell'Unione condannarono fermamente la violazione ingiustificata della sovranità e dell'integrità territoriale della Crimea da parte della Federazione russa esortandola a ritirare immediatamente le sue forze armate dalle zone di permanenza, "in conformità degli accordi pertinenti, nonché a consentire immediatamente l'accesso agli osservatori internazionali". Otto anni dopo, la storia si è ripetuta.

Usmanov e Putin

Come ricorda il Corriere, Usmanov avrebbe un patrimonio da oltre 20 miliardi, il suo yacht vale 600 milioni ed è titolare di gruppi siderurgici oltre a essere stato azionista dell’Arsenal. Come detto, ama la Sardegna in modo viscerale tanto da aver trascorso tutte le ultime estati in quel mare. I bene informati dicono che i rapporti con Putin sarebbero strettissimi e gli avrebbe già risolto parecchi problemi "d'affari".

Dubitiamo, però, che possa dargli una mano anche in questa situazione: tempi duri, per zar e oligarchi.

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