Unicredit ha perfezionato la cessione a Sia delle attività di elaborazione dei pagamenti tramite carte di pagamento in Italia, Germania e Austria della controllata Ubis (UniCredit Business Integrated Solutions) per 500 milioni.
L'operazione, spiega una nota, genererà per Unicredit circa 440 milioni di utile netto consolidato nel 2016, con un impatto positivo atteso sul Cet1 fully loaded di circa 12 punti base. Diventa anche operativo «il contratto decennale di outsourcing siglato da Unicredit con Sia e relativo alla fornitura di servizi di elaborazione dei pagamenti tramite carte di pagamento». L'operazione è stata curata da PricewaterhouseCoopers Advisory e Hsbc, mentre Dla Piper è stato consulente legale.
«Questa acquisizione - ha commentato da parte sua Massimo Arrighetti, amministratore delegato di Sia - rientra nel piano strategico di Sia, che ha come obiettivo prioritario il rafforzamento del nostro posizionamento competitivo a livello internazionale».
Si tratta di un'operazione - prosegue Arrighetti - che «si caratterizza per un impatto sostenibile sia dal punto di vista economico, perché porterà ad una crescita dimensionale nel 2017 di oltre il 20% dei ricavi (su dati pro-forma 2015) e a maggiori economie di scala, sia sul piano sociale, perché l'integrazione delle attività di Ubis e di 382 persone nel gruppo Sia non comporterà una riduzione del personale, come spesso accade in questo tipo di operazioni».RE
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