Sparkle? Per il governo è strategica

La società dei cavi potrebbe entrare nell'orbita di Cdp: vale circa 2 miliardi

Sparkle è strategica. Questo pare essere l'orientamento del governo circa la società dei cavi sottomarini di Telecom Italia. Ed è per questo che Vivendi avrebbe dovuto notificare all'esecutivo il suo controllo di fatto sulla compagnia telefonica italiana.

Ora la palla è in mano al comitato tecnico che potrebbe ricorre al cosiddetto golden power. E dunque Vivendi , oltre a rischiare una multa, potrebbe essere forzata a cedere Sparkle e rispettare una serie di vincoli nella gestione della rete. Palazzo Chigi potrebbe forzare la vendita anche di altri asset ritenuti strategici, come Telsy che si occupa di sistemi di criptazione dei dati. Il dossier si intreccia con la partita sui cantieri navali francesi Stx: la cessione a Fincantieri è stata stoppata dal governo Macron che però non è in rapporti idilliaci con Vincent Bollorè, patron di Vivendi.

Nel frattempo, Consob potrebbe chiedere all'autorità di vigilanza di Borsa transalpina (Amf) di imporre a Vivendi di consolidare il debito Telecom pro quota sui propri bilanci (circa 6 miliardi di euro). Secondo gli analisti è probabile che i francesi possano accettare una soluzione di compromesso con la cessione di Sparkle dato che l'asset non è molto legato alla strategia nel mercato italiano annunciata dal colosso media francese. La valutazione di Sparkle è intorno ai 2-3 miliardi di euro. La cessione potrebbe aiutare a ridurre il debito di Telecom che è intorno ai 25 miliardi di euro. L'eventuale acquirente dovrebbe essere Cassa Depositi e Prestiti, aiutata da qualche fondo di private equity.

Per quanto riguarda, invece, la rete, le discussioni sulla cessione a Open Fiber potrebbero riprendere a settembre. La rete fissa vale circa 15 miliardi di euro. Secondo Mediobanca Vivendi punta ad un accordo con il governo italiano per diminuire le tensioni al fine di trovare una soluzione sulla vicenda Mediaset.

Al momento non c'è nulla di concreto, solo supposizioni. La cessione della rete sarebbe comunque molto difficile da effettuare perché Telecom perderebbe il suo asset strategico. E inoltre questo tipo di operazione non è stata mai fatta da alcuna società ex-monopolista.

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