Stellantis, buona la prima. Battesimo turbo in Borsa

Il titolo chiude su del 7,6%. Elkann: "Un gruppo con molti dei marchi più prestigiosi del settore"

Stellantis, buona la prima. Battesimo turbo in Borsa

Stellantis parte con il botto: +7,57% ieri a Piazza Affari con la quotazione, per il titolo al primo giorno di contrattazione, a 13,52 euro. Il mercato dà fiducia al nuovo gruppo automobilistico, il quarto per vendite nel mondo, nato dall'unione di Fca con Psa. E oggi toccherà a Wall Street dire la sua dopo che, nel pomeriggio (in Italia), Carlos Tavares avrà risposto alle domande dei giornalisti nella sua prima confeenza stampa globale (e forzatamente online) nel ruolo di ad di Stellantis.

Ieri la campanella è suonata simultaneamente a Milano e a Parigi, segnando una nuova pietra miliare nella storia dei due gruppi. Da una parte John Elkann, presidente di Stellantis, e Raffaele Jarusalmi, ad di Borsa Italiana, e Oltralpe, Tavares, hanno salutato quello che nei piani punta a diventare il gruppo leader mondiale nella mobilità sostenibile. «Stellantis - le parole di Elkann - è un gruppo capace di vantare un ricco patrimonio industriale, che affonda le radici in oltre 200 anni di attività e che comprende molti dei marchi più prestigiosi del settore. Un patrimonio straordinario. E, al tempo stesso, una rampa di lancio. Possediamo le dimensioni, le risorse, la diversità e il know-how necessari per cogliere con successo le opportunità offerte dalla nuova era dei trasporti». Jarusalmi, nel dare il benvenuto al titolo in Borsa, ha ricordato «il nuovo importante passo nel percorso secolare disegnato dalla famiglia Agnelli» insieme «al lavoro svolto dall'amico Sergio Marchionne con le varie tappe che hanno portato allo spin off di Fiat e, quindi, alle quotazioni di Fca e poi di Ferrari».

«Da oggi in poi - ha aggiunto Tavares da Parigi - faremo leva sui vantaggi di questa fusione da 25 miliardi per perseguire una forte performance e aumentare ulteriormente il valore per gli azionisti sulla base di vantaggi competitivi senza pari».

I commenti del mercato. «Da un punto di vista valutativo - afferma l'analista Roberto Russo - e ipotizzando ricavi annui di gruppo pari a circa 180 miliardi, un Ebit intorno a 12,5 miliardi e una posizione finanziaria netta positiva di 2 miliardi, applicando un multiplo di 6 volte l'Ebit è ragionevole pensare a un valore borsistico di Stellantis compreso tra 75 e 80 miliardi, corrispondente a un prezzo obiettivo di medio periodo pari a circa 25 euro per azione. Va evidenzialeto che tale valutazione non tiene per nulla in considerazione l'enorme beneficio derivante dalle sinergie di costi da fusione il cui valore attuale, stimato in circa 14 miliardi al netto di 2 miliardi di costi una tantum, equivale al 35% della capitalizzazione attuale di Stellantis, cioè a 4,5 euro per azione».

Tavares, intanto, ha subito accolto l'invito dei sindacati italiani, fissando già per domani un incontro online.

«È un primo importante segnale di attenzione verso i lavoratori e i loro rappresentanti, confidiamo che questo possa essere il preludio di future buone relazioni necessarie per affrontare i profondi cambiamenti del settore e creare le migliori prospettive agli stabilimenti italiani, a garanzia e sviluppo dell'occupazione», la risposta di Roberto Benaglia e Ferdinando Uliano, segretario generale e nazionale di Fim-Cisl.

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