Economia

Stop alle auto inquinanti: cosa succede dal 1° ottobre

Il Comune di Milano si prepara ad un massiccio stop alle auto più inquinanti: ecco quali non potranno più circolare, per chi è prevista la deroga e lo scontro politico tra Comune e Regione

Stop alle auto inquinanti: cosa succede dal 1° ottobre

Da domani, sabato primo ottobre, inizierà una mini rivoluzione nel traffico milanese con lo stop alle auto più inquinanti nell'Area B, in pratica gran parte del territorio del capoluogo. Come spiega il sito del Comune, è "una zona a traffico limitato con divieto di accesso e circolazione per i veicoli più inquinanti e per quelli con lunghezza superiore ai 12 metri che trasportano merci".

Chi non potrà circolare

Questa zona, quindi, sarà interdetta ai veicoli Euro 2 benzina e Euro 4 e 5 diesel anche in presenza di Fap (filtro antiparticolato). Non potranno più circolare nemmeno i mezzi di trasporto pubblico Euro 4 diesel senza Fap oppure con Fap se le emissioni di particolato superano la soglia di 0,01 g/Kwh o se il filtro è stato installato dopo il 31 dicembre 2018. Il Comune ricorda che l'Area B è attiva da lunedì a venerdì dalle 7.30 alle 19.30 festivi esclusi. L'Aci ha fatto una stima dei numeri: saranno circa 107mila le auto che non potranno più circolare all'interno dell'area B ma superano 300mila se si considera tutto l'hinterland.

Cos'è Move-in

Come ci siamo occupati sul Giornale.it, ci sarà la possibilità di avere alcune deroghe per i cittadini che percorreranno soltanto pochi km all'interno dell'Area B. Il progetto Move-in farà sì che potranno circolare anche le auto Euro 2 a benzina e le Euro 5 diesel ottenendo una "deroga chilometrica" basata sul reale uso del veicolo in attesa di sostituire il mezzo con uno più ecologico. Il progetto è già iniziato il primo ottobre 2019, esattamente tre anni fa. Come ha spiegato Fleetmagazine, per far in modo che vengano rispettate le regole, dentro l'auto sarà installata una sorta di scatola nera (black-box), che rileverà in maniera automatica i reali km percorsi all'interno della Ztl. Inoltre, si potranno sfruttare 50 accessi fino al 30 settembre del prossimo anno indipendentemente dai chilometri che si percorrono.

Lo scontro tra Comune e Regione

Queste chiusure hanno però provocato un certo malcontento tra il Comune milanese e la Regione Lombardia la quale chiede che venta rinviato questo provvedimento a causa della crisi economica: il presidente, Attilio Fontana, ha chiesto una riunione straordinaria tra Aci e Comune ma il sindaco Sala non ne vuole sapere. "I rinvii non sono nel mio stile perché sto facendo esattamente quello che ho proposto in campagna elettorale - ha affermato Sala all'Ansa - Molta della politica si diverte nel fare sparate e non applicarle. Io non sono meglio degli altri ma sono più coerente, l'avevo detto quindi non esiste la possibilità di rinvii".

La questione si fa sempre più politica e sempre meno ecologica: il centrodestra chiede a gran voce che venga rivisto il tutto ed è prevista una raccolta firme sia da Fratelli d'Italia che dalla Lega.

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