Economia

Dalla tassa sul passaporto al superbollo: così cambiano i mini tributi

Il governo è intenzionato a cancellare alcune micro-tasse che comportano pochi introiti per lo Stato. In questo modo si alleggerirà il lavoro del Fisco e si ridurrà il carico di impegni sui contribuenti

Dal superbollo alla tassa sul passaporto: come cambiano i mini tributi

Il governo continua a lavorare alla legge delega di riforma del Fisco, e all'interno del testo spuntano le prime mini-tasse che potrebbero presto sparire. Si tratta di tributi che costituiscono un gettito minimo per lo Stato ma che allo stesso tempo disturbano i contribuenti, costretti a rispettare gli adempimenti. Ci vorrà ancora qualche mese per conoscere tutte le tasse prossime alla cancellazione, tuttavia già ora si parla dell'imposta per il rilascio del passaporto e del superbollo per le autovetture più potenti.

Del resto, come spiegato dal presidente della commissione Finanze di Montecitorio Luigi Marattin e riportato da Il Messaggero, nell'ordinamento attuale ci sono almeno 20 tributi che comportano un gettito complessivo pari a 250 milioni l'anno. Tributi che possono essere aboliti, e che in alcuni casi comportano introiti di poco conto.

In particolare, si calcola che con la cancellazione di certe imposte il Fisco perderebbe circa 152 milioni su undici mini-tasse erariali, 91 milioni su sette tasse regionali e 10 milioni su tre mini-tasse comunali. Basti pensare che, ad esempio, l'addizionale sui canoni per le utenze di acque pubbliche costituisce un'entrata di soli 271mila euro. La tassa regionale sull'abilitazione all'esercizio professionale, invece, porta ad un introito di 1,8 milioni di euro.

Si tratta di cifre non troppo alte per il singolo cittadino, che tuttavia si trova costretto a mettere mano al portafoglio ed a rispettare scadenze ed adempimenti per essere in regola: uno studente universitario arrivato alla conclusione dei propri studi, giusto per riportare un caso, è obbligato a versare 16 euro all'atto della domanda di laurea ed altre sedici per ottenere la pergamena. Non solo. Una volta laureato, dovrà versare l'imposta regionale di abilitazione all'esercizio professionale. Gli esercenti, invece, sono tenuti a pagare la tassa sugli intrattenimenti.

Da qui la necessità di ridurre un po' il numero di questi mini-tributi, intervenendo non solo sul superbollo, cancellato sul finire degli anni Novanta e reintrodotto dal governo Monti, ma anche, ad esempio, sulla tariffa dei rifiuti, in particolare sul tributo provinciale per l'esercizio delle funzioni ambientali. Il governo intende non soltanto alleggerire il peso sulle spalle dei contribuenti, ma anche agevolare il lavoro del Fisco. Il presidente dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini si è detto non a caso favorevole alla cancellazione di alcune micro-tasse.

"Già eliminando una serie di balzelli avremmo una vita più semplice noi in agenzia e soprattutto i contribuenti che devono fare una corsa a ostacoli", ha infatti commentato.

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